Flora e Fauna
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La vegetazione prevalente sull'isola di Pantelleria è costituita da:
IL BOSCO SEMPREVERDE
LA MACCHIA
LA GARIGA
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Piante esclusive di Pantelleria
Le entità
endemiche , da collocare date le origini
relativamente recenti dell'isola tra i neoendemismi, sono
le seguenti:
| LIMONIUM COSYRENSE - L.PARVIFOLIUM - L. SECUNDIRAMEUN |
| (Guss.) O. Kuntze-(Tineo) Pignatti-(Lojac.) Brullo |
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| La
specie cosyrense è diffusa sulle rupi vulcaniche costiere. La secundirameum risulta localizzata lungo le rive dello "Specchio di Venere", dov'è probabilmente legata al particolare chimismo delle acque del lago |
| HELICHRYSUM ERRERAE |
| Tin. |
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| Questa
interessante camefita pulviniforme è tipica delle zone costiere rupestri |
| MATTHIOLA INCANA |
| R. Br. ssp. pulchella (Tin.) Brullo&Fornari |
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si rinviene sia lungo le coste che in alcune zone rupestri dell'interno |
| ANTHEMIS SECUNDIRAMEA |
| Biv.v.cosyrensis Guss. |
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| Questa entità è frequente in stazioni alofile costiere |
| SEDUM RUBENS |
| L. v. cosyrense Somm |
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| Questa piccola terofita succulenta è tipica di stazioni a microflora veloce |
| TRIFOLIUM NIGRESCENS |
| Viv.v.dolycodon Somm |
| immagine non disponibile |
| Questa piccola terofita succulenta è tipica di stazioni a microflora veloce |
| MEDICAGO TRUNCATULA |
| Gartner v. cosyrensis |
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| Si presenta sporadica in prati interni |
Meritano inoltre un cenno particolare le seguenti entità:
| PINUS PINASTER Aiton ssp. pinaster |
questa
gimnosperma, che rappresenta una delle piante più rilevanti del
paesaggio pantesco, si rinviene in genere a quote superiori ai 200 m.
Il Pino Marittimo, con la sua caratteristica chioma ad ombrella, è
una specie calcifuga presente in molte parti del Mediterraneo
occidentale, spingendosi a Nord sino alle coste Atlantiche
meridionali. Di questa specie si conoscono due sottospecie, una a
distribuzione mediterranea e l'altra a distribuzione atlantica.
Nel 1972 Marguglio ipotizza che il Pino Marittimo di Pantelleria sia
da considerare come una razza particolare, che propone come var.cossyrae
Marguglio n.n. |
| CAREX ILLEGITIMA Cesati |
| è una interessante cyperacea frequenti fra gli arbusti della macchia della Montagna Grande, di Cuddia Attalora e di Dietro l'Isola. Per questa specie, che è stata segnalata la prima volta da CATANZARO (1970-71), Pantelleria risulta l'unica località italiana e anche la stazione più occidentale del suo areale. La specie infatti è nota per la Grecia, la Turchia, la Cirenaica, dov'è segnalata come rara. |
| BRASSICA INSULARIS Moris |
| la presenza nell'isola di questa specie, è stata segnalata da CATANZARO (1968), che la rinvenne sulle alte falesie a strapiombo sul mare del versante Sud-orientale. Questa specie era nota solo per alcune località della Sardegna e della Corsica |
| GENISTA ASPALATHOIDES Lam. |
questa
entità ad areale Nord-africano (Tunisia ed Algeria) in Europa è
presente solo a Pantelleria. La specie per la sua frequenza ed
abbondanza, costituisce uno degli elementi più importanti e
caratteristici della macchia pantesca |
| PIMPINELLA LUTEA Desf. |
| anche questa come la specie precedente è di origine africana. E' osservabile solo in estate essendo una emicriptofita a fioritura estiva |
| BELLIUM MINUTUM (L.) L. |
| l'areale di questa microfita gravita nelle isole Egee, mentre l'unica località nota al di fuori di quest'area era Linosa. Il rinvenimento a Pantelleria da parte di BRULLO e MERCENO' nel 1976 porta un ulteriore ampliamento dell'area di distribuzione di questa rara entità |
| SCHOENOPLECTUS LITORALIS (Schrader) |
| si tratta di una entità Nord-africana tipica di stazioni con acque termali |
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La
fauna di Pantelleria è peculiare in quanto la posizione
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Fauna
Terrestre i mammiferi |
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l’Asino pantesco ( U Scecco ) famoso già dal I secolo
a.C., era diffusissimo sull’isola fino a qualche decennio fa.
Caratteristiche principali sono l‘altezza che al garrese può arrivare
fino a 140 cm e la particolare andatura ad ambio. Robusto e slanciato nel
secolo passato ha avuto la sua massima diffusione collegata allo sviluppo
della viticoltura. Riusciva a trasportare carichi pesantissimi lungo i
sentieri dell’isola ed era dai contadini considerato talmente prezioso
tanto da riservargli come dimora una costruzione tipica chiamato Sarduni.
Altro animale che ha caratterizzata la civiltà contadina è la capra
pantesca, ormai quasi estinta. Probabilmente è stato il primo animale
domestico introdotto nell’isola a seguito dell’uomo preistorico. Nel
tempo adattandosi ha evoluto caratteristiche di eccezionale robustezza. Il
pipistrello plecotus chiamato "Tallarita i notte"
(rondine notturna) è presente soprattutto nelle grotte naturali di
Gelfiser. Diffusissimo il Coniglio Selvatico (Oryctolagus cuniculus),
che è facile incontrare quando si percorrono la strade di campagna dal
tramonto in poi. Da valutare le rare segnalazioni di esemplari diGatto
Selvatico (Felis silvestri).
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i rettili |
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gli invertebrati |
Tra
gli invertebrati, settore fra l’altro vastissimo da trattare,
essendo presenti a Pantelleria sia specie Europee che specie Africane,
vale la pena di segnalare delle sottospecie endemiche: un’ape
mellifera di origine probabilmente africana, che si distingue
dalle comuni api domestiche per il colore bruno e per la sua particolare
aggressività e il Grillo Talpa, che vive in una zona
ristrettissima dell’isola: il lago Specchio di Venere. |
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gli uccelli |
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La
visita a questo splendido bacino è consigliata a tutti |
| La fauna Marina |
Cominciamo
un’immaginaria immersione nei fondali dell’isola. Quello che si
presenterà davanti ai nostri occhi sarà un’esplosione di colori:
tantissime donzelle pavonine ci circonderanno. Provate a rompere un
riccio e tenetelo in mano: le donzelle diverranno centinaia e
verranno a mangiare nelle nostre mani. Continuando a scendere, in pochi
metri d’acqua, incontreremo miriadi di occhiate e
castagnole, che formano dei branchi così fitti da non far vedere
oltre. Guardando sul fondo vedremo scorrazzare famigliole di pesci
pappagallo, scari, alcuni coloratissimi saraghi fasciati in
branchi, accompagnati da saraghi pizzuti anche di buone dimensioni.
Si noteranno enormi branchi di salpe che si muoveranno come diretti
da un direttore d’orchestra e ancora aguglie e cefali
nuoteranno sopra di noi. Guardando negli anfratti vedremo piccole cernie
e corvine e nidi |
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di alghe
costruite dai tordi pavone. Li vedremo intenti a costruirsi il nido
con i ciuffetti di alga |
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sulle secche
o in prossimità delle punte che si pr |
anfratto
del fondale, anche la rara murena nera è ospite dei nostri
fondali, i simpatici polpi con gli sciarrani, che li puntano come i
cani da caccia
con la selvaggina. Le aragoste che nei mesi invernali vengono sotto
costa a deporre le uova, gli astici e le cicale di mare sono
visitatori consueti delle tane più buie, dividendole a volte con cernie e
corvine. Bello da vedere lo spettalo dato dalle menole ( le minnole
) che nei mesi di giugno e luglio vengono sotto costa per riprodursi,
popolando le praterie di posidonia oceanica sono così tante da
coprire completamente queste piante. La loro presenza sotto costa attira delfini
come le stenelle e i tursiopi i cui branchi
sono visibili da terra. Altri mammiferi marini frequentano le acque
attorno a Pantelleria come i globicefali, lo zifio, i capodogli,
la foca monaca quasi scomparsa dal Mediterraneo ricomparsa
Pantelleria. D'altronde su quest’isola esisteva già una sua colonia
tanto da aver dato il suo nome ad un tratto di costa e d'avere un suo
posto nei detti locali. E’ dell’estate 1998 l'ultimo suo avvistamento
a circa 100 metri della costa di Mursia. Pantelleria possiede un piccolo
paradiso faunistico fortunata - mente ancora ben conservato e che
merita di essere protetto in considerazione della sua peculiarità e le
specie rare che lo caratterizzano.
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