Stromboli, la più a settentrione e ad oriente dell'Arcipelago, costituita da materiali vulcanici, presenta una configurazione rotonda che ben richiama l'Etimo greco: unico vulcano in perenne e ritmica attività con tre bocche eruttive, le cui esplosioni scagliano al cielo massi incandescenti e lapilli infuocati che incendiano la notte e rotolano fragorosamente nel mare per la Sciara del Fuoco.
Si tratta di una spettacolo indescrivibile, forse unico al mondo, che rievoca e fa rivivere immagini dantesche nel terribile linguaggio del ritmico incalzare delle esplosioni, che è possibile ammirare dal mare antistante la Sciara ed anche dalla sommità del cono fumante.

Le paurose colate laviche del passato sono presenti eloquentemente nelle precipiti e frastagliate costiere che danno un tocco particolare a tutta la zona compresa fra la Sciara del Fuoco e Ficogrande. Tre i suoi centri abitati: S. Vincenzo, S. Bartolomeo e Ginostra con le caratteristiche casette a forma di cubo e tutte in stile eoliano.
 Esse punteggiano con il loro candore le spiagge e le scogliere di agglomerato lavico nerissimo, in posizione panoramica e su di un mare che è il paradiso ideale di tanti pescatori per la limpidezza delle sue acque e per lo spettacolo dei suoi fondali che si tingono di sole, si smorzano appena sotto le stelle per ammorbidirsi e colorarsi di nuovo nelle luca nascenti dell'alba. A coronare tutta questa naturale bellezza, ecco sorgere, quasi d'incanto, di fronte all'isola il picco merlettato dello Strombolicchio, dalla cui cima lo sguardo può spaziare sul panorama incantevole che va dalla Costa Calabria al manto regale dell'Etna.