Giuliana

Km 85 da Palermo, a. m. 710, su un’altura basaltica dominante la valle del torrente Malotempo, sup. 24,2 kmq, 2.482 abitanti, Giulianesi. Cap. 90030, tel. 091. Economia: agricola. L’abitato è, con molta probabilità, di origine araba. Nel sec. XIV, durante il regno di Federico II d’Aragona, fu munito di una lunga cinta muraria attorno all’imponente castello, riedificato su un fortilizio più antico. È stato feudo di importanti famiglie: dei Peraltra (dagli inizi del XIV sec. al XV), dei Luna, dei Cordona. Nella parte alta del paese, si erge la grande mole del Castello, formato da due corpi e da una torre pentagonale. All’interno delle mura del castello, si trovano la chiesa e il monastero della SS. Trinità, sec. XVII. La chiesa è ad unica navata con decorazioni ad affresco del Seicento. A nord del castello è la Chiesa Madre, edificata nel Trecento e più volte rimaneggiata nei secoli seguenti, finché venne demolita nel 1919 e ricostruita quasi vent’anni dopo in forme neo-gotiche, usando però alcuni materiali di ripiego provenienti dal precedente edificio o da altri, come il portale inserito nel lato meridionale, che apparteneva alla chiesa di Sant’Antonio. Interessante è, all’interno, un fonte battesimale cinquecentesco, dello scultore locale Sebastiano Tinnaro.