Mezzojuso

Km 40 da Palermo, a. m 534, sulle pendici orientali della Rocca Busambra, nel bacino del fiume San Leonardo, sup. 49,4 kmq, 3166 abitanti, Mezzojusani. Cap. 90030, tel. 091. Economia: agricolo-forestale, allevamenti di ovini, artigianato del legno. Il nucleo più antico dell’abitato du il casale arabo Manzil Yusuf (villaggio di Giuseppe), da cui deriva il nome attuale del paese. A metà del 1400, il casale fu ripopolato da profughi albanesi fuggiti dalla loro patria a causa dell’avanzata turca. Rimase centro feudale sino al 1832. Nella piazza centrale si trovano le due chiese madri: l’Annunziata di rito latino (alla quale si accede da un’ampia scalinata), fondata dai Normanni e ristrutturata nel XVI secoli, con campanile e facciata del 1924; e San Nicolò, di rito greco, (del ‘500, restaurata nel 1934), dove sono custodite sei tavole tardo-bizantine e un pregiato Crocifisso d’avorio su croce d’ebano, XVII sec. Di rito greco è anche la chiesa di Santa Maria delle Grazie, edificata nel XVI sec., e modificata nel XVIII; vi si trova un’iconostasi (tramezzo ornato) con tavole bizantine del XV sec.  Nell’adiacente convento ha sede un laboratorio di restauro di testi antichi. Una manifestazione singolare è il Mastro Campo, l’ultima domenica di Carnevale; pantomima storica-folkloristica, XV sec., con 90 personaggi.