Castelli di Sicilia - CASTELLO DI BALATA DI BAIDA - Castellammare del Golfo, Tp
Pubblicato da Sicily Tourist in Trapani e Provincia · 26 Novembre 2024
Il Castello di Baida si trova nel territorio di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, ed è uno di quei luoghi siciliani meno noti, ma non per questo meno interessanti. Tanti vi arrivano per caso e scoprono, con grande piacere, un sito molto pittoresco. A due passi da alcune delle località estive più amate, come Scopello, ci si imbatte in questa costruzione, nella frazione di Balata di Baida. Il nome del posto deriva probabilmente dall’arabo “la Bianca”, con riferimento all’antico insediamento presso le Rocche Bianche.

Sorge in prossimità dell’attuale centro abitato, su un’altura che guarda a nord a 290 metri di altezza. Probabilmente risale alla fine del XIII secolo. Della struttura originaria rimangono una torre d’angolo ottagonale, una torre di cortina quadrangolare, alcune mura, una chiesetta, il portale ad arco ribassato e il campanile. Qui è stato ospite anche Ferdinando III di Borbone. La facciata è molto smerlata e sormontata da un campanile ad arco. Anche l’ingresso è un arco, posizionato lateralmente. Oggi il Castello di Baida si configura più come un baglio, che include anche un vecchio pozzo, una fontanella e quella che doveva essere una chiesetta.

Il castello di Baida fu costruito probabilmente alla fine del 1200, quando in seguito ai Vespri siciliani fu costituita la baronia ed assegnata alla famiglia Passaneto, che si era distinta nella ribellione siciliana contro gli Angioini.
Sorse su una collina posta inferiormente rispetto all’Arba, una possente torre rocciosa naturale da cui si controllava buona parte della Sicilia Occidentale, su cui i normanni avevano già costruito un altro castello (detto nei documenti vecchio) per il controllo del territorio in buona parte abitato da popolazione araba. I Passaneto innalzarono solo alcune delle strutture del castello attuale (cortina merlata, mastio a base quadrangolare).

Nel 1500 i Del Bosco, succeduti nel possesso della baronia, dotarono il castello di un monumentale ingresso, di torrioni ottagonali, di un palazzo baronale, rifinito con decorazioni plateresche ed una graziosa merlatura triangolare, e anche di una cappella dedicata in origine alla Madonna di Trapani. Adeguarono il sistema di difesa ai nuovi mezzi offensivi dotati di polvere da sparo.
Il castello, posto in una situazione strategica favorevole e in un importante incrocio viario, era stato concepito come rifugio fortificato, in cui poteva accorrere la popolazione in occasioni dei frequenti assalti barbareschi, quale residenza occasionale del barone e quale centro gestionale della baronia, in cui si amministrava anche la giustizia.

Le attività economiche fondamentali della baronia erano la coltivazione del frumento e l’allevamento del bestiame, per questo i Tarallo, succeduti nella baronia, costruirono nel 1770 dinanzi al castello un grande abbeveratoio, i cui resti sono stati da poco messi in luce. I Tarallo dedicarono la cappella a Sant’Anna, facendo realizzare la pala d’altare purtroppo rubata. Soggiornò nel castello, come un’iscrizione ricorda, nel 1801 re Ferdinando III di Borbone, impegnato in battute di caccia. Esiste presso l’archivio di Stato di Palermo un disegno con l’utilizzazione degli ambienti del castello in occasione di tale visita, molto interessante perché ci ha consentito di ricostruire completamente le varie parti del castello, di cui purtroppo sono rimaste tracce limitate e non sempre leggibili.

Agli inizi del 1900 sono stati rinvenuti alcuni sepolcri che potrebbero essere testimonianza della presenza islamica. Fino al 1846 la frazione era parte del territorio di Monte San Giuliano, oggi Erice. La primitiva chiesa di Balata, risalente al 1811, era dedicata a San Giuseppe. Sul sito, nel 1889, venne edificata l’attuale chiesa dedicata alla Sacra Famiglia.

La ricostruzione, fatta con maestria da Giuseppe Bosco, caldamente voluta e finanziata dalla Associazione Kernos, ci fa vedere come era il castello al momento della visita del re proprio nel 1801 sulla scorta del documento ritrovato, ma anche la vita che vi si svolgeva dentro ed attorno. Il castello di Baida è oggi una masseria agricola e dell’antica costruzione rimangono solo frammenti di una cortina muraria merlata che sovrasta il portale di tipo gotico-catalano ad arco ribassato con ghiera a bugne diamantate sormontato da un piccolo campanile a vela, e i ruderi di due torri, una a pianta ottagonale e l’altra quadrangolare. Attraverso il portale si raggiunge un grande cortile rettangolare attorno al quale sono disposte le case, i magazzini, le stalle e la piccola chiesa di Sant’Anna. A seguito di alcuni lavori di restauro è stato riportato alla luce un affresco della Madonna di Trapani situato dietro l’altare della chiesa.
