Luoghi Sacri da Visitare in Sicilia - EREMO DI SAN PELLEGRINO, Caltabellotta, Agrigento

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Luoghi Sacri da Visitare in Sicilia - EREMO DI SAN PELLEGRINO, Caltabellotta, Agrigento

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Pubblicato da Sicily Tourist in Agrigento e Provincia · 30 Novembre 2024
L’Eremo di San Pellegrino è un luogo di importanza storica, culturale e religiosa nel Borgo di Caltabellotta in Provincia di Agrigento. Gli appassionati di storie e di leggende troveranno nell'eremo di San Pellegrino a Caltabellotta un perfetto connubio fra sacro e profano: una visita al borgo, quindi, non può prescindere da un tour per ammirare questo complesso che, tra l'altro, è sulla parte più alta di Caltabellotta e quindi regala una vista unica sull'intera valle. Per chi volesse partire alla scoperta di questi luoghi, ecco tutto quello che si deve sapere sull'eremo di San Pellegrino a Caltabellotta.



L' Eremo attivo dall’antichità fino XVIII secolo, quando venne decorato con affreschi, sul versante ovest della rocca, domina dall'alto la città; è costituito dalla chiesa (sec. XVII) e dall'eremo, sorti in prossimità della grotta dove, secondo la leggenda, dimorava un drago che S. Pellegrino uccise.
L'Eremo di San Pellegrino, ampliato nel Settecento, sorge su un’originaria fondazione normanna edificata sui resti di un fortilizio arabo nel sito in cui la leggenda colloca la vicenda del trionfo del santo vescovo Peregrinus sul drago divoratore. Da notare la facciata barocca dell’adiacente chiesa (1721) e, all'interno, il settecentesco simulacro ligneo di San Pellegrino e una statua marmorea datata 1755. L'Eremo, costruito nel XVII secolo, è collocato assieme alla piccola chiesa pertinente nella parte più alta del monte. La chiesetta presenta uno splendido portale in stile barocco. Percorrendo un atrio che si trova a sinistra della chiesa si accede a due profonde grotte legate al culto del mitico San Pellegrino, vescovo di Triocala, probabilmente sua originaria dimora.



Storia dell'Eremo di San Pellegrino a Caltabellotta
La storia dell'eremo è molto particolare perché si lega alla leggenda di San Pellegrino. Secondo le storie tramandate di padre in figlio, infatti, Pellegrino era stato inviato in Sicilia da Pietro al fine di convertire le popolazioni pagane.
Qui era sbarcato a Triocala, il nucleo originario dell'odierna Caltabellotta, dove la popolazione era terrorizzata da un drago che viveva nelle grotte circostanti e che pretendeva ogni giorno in sacrificio un fanciullo.  Pellegrino non solo riuscì a salvare un bimbo dalle fauci del drago ma lo cacciò via con il suo bastone, spingendolo nei meandri del monte e impedendogli di ritornare alla luce del sole. Intorno a quelle grotte, poi, fu costruito un primo monastero che nel corso dei secoli diventò il complesso dell'eremo di San Pellegrino a Caltabellotta. In realtà il complesso è stato realizzato sui resti di una costruzione normanna che a sua volta era stata realizzata partendo dai ruderi di una fortificazione di epoca araba.



L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nell'Eremo di San Pellegrino a Caltabellotta
Il complesso conosciuto con il nome di eremo di San Pellegrino a Caltabellotta ricopre una superficie molto vasta e al suo interno rientrano diversi edifici. Tutto si sviluppa intorno alle due grotte che custodiscono un altare dedicato al santo e che probabilmente furono davvero la dimora di Pellegrino.
Accanto ad esse c'è invece il convento che ospitava i monaci che erano dedicato al culto del Santo. Nella parte più alta del complesso è stata posizionata una piccola chiesetta, anch'essa dedicata a Pellegrino, per raggiungere la quale è necessario percorrere una scalinata molto ripida e attraversare un portale con un arco sul quale c'è lo stemma del Santo.
La chiesa è stata edificata nel Seicento ed è ad una sola navata, anche se questo non deve ingannare visto che il suo interno è particolarmente ricco di decorazioni, in particolare un pavimento in maiolica e diversi affreschi sulle pareti. L'intero eremo, che ha subito un ampliamento e una ristrutturazione nel XVIII secolo, ospita anche il simulacro di legno che rappresenta proprio Pellegrino.

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