Alicudi, la più occidentale ed isolata del gruppo delle Eolie, può essere suggestivamente definita un eremo naturale per la pace e la serenità che regnano sovrane su di essa.
Si eleva in forma conica ed aspra fino a 670 m sul mare con il Timpone della Montagnola, noto anche con il nome di Filo dell'Arpa, che si affaccia su acque azzurre e fantastiche per la varietà degli effetti di luce ricreati in esse dal susseguirsi di scogliere, terrazzi, anfratti naturali e rocce vulcaniche, nelle quali giocano il nero ed il rosso di antiche esplosioni e colate laviche.
Per molti secoli, bersaglio di frequenti incursioni da parte dei pirati che infestavano le rotte del Tirreno, la sua popolazione fu praticamente costretta a trovarsi un riparo naturale in casette costruite sui terrazzi a mezza costa che danno sul versante orientale. Vi si può assaporare ancora oggi il gusto di una vita semplice e primitiva tra gente che è sempre pronta ad accoglierti con il sorriso della sua ospitalità.
L'isola, caratterizzata dall'erica, che pare abbia suggerito anticamente il suo nome, è saggiamente sfruttata in quelle che sono le sue esigue risorse naturali, tra le gradazioni cangianti e carnose del fico d'india, in un silenzio che ha del divino e che forse oggi si può trovare soltanto su questo lembo di terra lontano e sperduto, quasi fuori dal mondo.
Per la sua posizione è da anni il punto d'incontro di pescatori, dilettanti e professionisti, di appassionati di pesca subacquea che sanno di trovare qui un mare che li appagherà pienamente, ricco come è di una fauna ricercatissima e svariata.