Marineo

Km 30 da Palermo, a m. 531 nella valle del fiume Eleuterio, lungo la sua riva destra, sup. 33,3 kmq, 6.764 abitanti, Marinesi. Cap. 90035, tel 091. Economia: agricoltura (cereali, uva da vino), industria di calcestrizzi. Nel suo territorio, in località Montagnola, sono state rinvenute numerose testimonianze di insediamenti databili dall’età protostorica ai primi decenni del sec. XIV. Il centro attuale, ad est degli antichi abitati, fu fondato nel 1553 da Francesco Beccadelli Bologna, signore di Cefalà e di Capaci; nel 1559fu edificato il Castello. Il nome del paese deriva fors edal fatto che, provenendo dall’altra parte della Sicilia, si riesce a scorgere qui nuovamente il mare: Marineo. La Chiesa Madre di San Ciro ha origini settecentesche, ma fu ristrutturata nel secolo XIX. All’interno è conservato dentro un urna, il teschio di San Ciro. Nella parte alta del paese, sorge il santuario della Madonna della Dajna, di origini quattrocentesche, profondamente ristrutturato nei secoli successivi. In buona posizione strategica, sorge il Castello già esistente in età arab; subì poi numerosi rifacimenti e adattamenti nel trecento da parte di Manfredi Chiaromonte, e anche nel secolo successivo, quando Guglielmo Aiutamicristo ne commissionò il progetto di ristrutturazione all’architetto Matteo Carnelivari. Manifestazioni Annuale il Premio internazionale di poesia Città di Marineo; quinquennale La Dimostranza, sacra rappresentazione della vita di San Ciro, patrono del paese.