Borghi Siciliani da visitare: Monreale - Palermo

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Borghi Siciliani da visitare: Monreale - Palermo

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Pubblicato da Sicily Tourist in Palermo e Provincia · 13 Dicembre 2022
Monreale deriva dal latino Mons regalis che vuol dire la montagna degna del re. In origine esso era un casale arabo, ma acquistò rilevanza storica solo nel 1174 quando Guglielmo II vi fece erigere la famosa Cattedrale e il limitrofo monastero benedettino. Ben presto il monastero divenne uno dei più estesi e ricchi arcivescovati di tutta la Sicilia, e al suo interno si insediarono nel tempo diverse strutture religiose.
A Monreale sono ancora visibili i pittoreschi cortili e le caratteristiche stradine, fiancheggiate da grandi e semplici case, che ci conducono alla grande piazza sita al centro del paese, sulla quale sorge la Cattedrale (Visita il Duomo anche con un bellissimo e unico video cliccando qui).
Monreale oggi non è meta turistica apprezzata unicamente per la Cattedrale ed il suo patrimonio culturale. Artigianato, grandi tradizioni enogastronomiche, prodotti agroalimentari di eccellenza, parchi divertimento tematici ed un immenso patrimonio ambientale rendono infatti questa cittadina meta ambita dai turisti di tutto il mondo.



Benvenuto in una delle cittadine più belle del mondo. In uno splendido territorio su una zona collinare a Sud-Est di Palermo (distante solamente 8 chilometri) sorge Monreale. Difesa alle spalle dalla mole del Monte Caputo (766 m.), la città domina la valle dell’Oreto e l’immensa Conca d’Oro, dove i re normanni in antichità costruirono le loro ricche dimore e le torri difensive.
Monreale ha una particolarità storica di grande importanza: quella di essere una città, ormai di ben 38.898 abitanti, sorta attorno all’immensa e meravigliosa Cattedrale, oggi riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’Unesco Scoprire Monreale è attrazione, seduzione e ricerca complessa in cui ogni elemento vitale è un misto di storia, di arte, di religione e dove è facile sentire il sapore dell’antico fra le viuzze, i vicoletti e le piazzette. La peculiarità di Monreale sta nel distacco mai avvenuto tra ieri e oggi, l’adesività di ogni cosa al passato, l’unicità del suo volto.



Si presume che la storia di Monreale non nasca con il Duomo. Infatti tuttora esiste il toponimo locu vecchio riferito a una località sulle balze di Monte Caputo, in cui si pensa vi fosse un insediamento umano più antico. La leggenda invece narra che Guglielmo I, durante una battuta di caccia nei dintorni di Palermo, si riposò all'ombra di un carrubo. Addormentatosi, gli apparve in sogno la Madonna, che gli indicò il luogo dove si nascondeva un tesoro, che lui avrebbe dovuto utilizzare per costruire una chiesa. Più prosaicamente lo storico ritiene che il sito su cui erigere il meraviglioso duomo, non a caso intitolato a Santa Maria Nuova, fu scelto perché attiguo al più antico nucleo abitato del posto, ubicato nei pressi di una sorgente, l'attuale quartiere Pozzillo.
Con la realizzazione del duomo, Guglielmo I mette in atto un grande progetto politico e strategico, gettando il seme della tolleranza e dell'ecumenismo. Alla costruzione del tempio Guglielmo chiama a lavorare muratori arabi, artisti e mosaicisti bizantini e borgognoni per il chiostro e per tutto il complesso monumentale.
Cento monaci furono inviati dal convento benedettino di Cava dei Tirreni nel nuovo monastero. L'abate Teobaldo, il primo dell'abbazia, divenne così arcivescovo di una nuova arcidiocesi che tanta importanza avrà nelle vicende politiche dell'epoca, arrivando ad essere governata da esponenti delle famiglie di primo piano, come i Medici e i Farnese, i Borgia e i Colonna, gli Orsini e i nobili di Spagna e Francia.



L'arcidiocesi andò via via estendendosi: l'abate Teobaldo divenne signore di tre castelli (Giato, Corleone e Calatosi) e ricevette in concessione vigne, giardini, mulini, tonnare. Le basi erano gettate. Accanto all'importante abbazia sorse una civitas, destinata a diventare crogiolo della civiltà latino-cristiana in una terra fino ad allora abitata dai Saraceni. L'età barocca vide il moltiplicarsi delle chiese contemporaneamente al fiorire delle attività. chiese contemporaneamente al fiorire delle attività.

Come arrivare a Monreale
In Auto : dall’Aeroporto Internazionale  di Punta Rais “Falcone-Borsellino”: Autostrada A/29 dir/E933 ( direzione Catania -Messina –  Viale Regione Siciliana (Circonvallazione di Palermo). Ci si immette in  Corso Calatafimi -Alla fine di  Corso Calatafimi ( Rocca Monreale) , imboccare bivio di destra da percorrere per circa 2 Km di strada panoramica che porterà così in Piazza Vittorio Emanuele (Monreale Centro).
BUS dalla Stazione Centrale Ferroviaria di Palermo: linea Amat  n° 109 fino a Piazza Indipendenza,cambio con la linea 389, ultima  fermata “Albergo dei Poveri ” ( altezza Via Benedetto D’Acquisto – Monreale).
BUS dal Politeama: Linea Amat 108 sino a Piazza Indipendenza, cambio con linea 389, ultima fermata “Albergo dei Poveri” (altezza Via Benedetto D’Acquisto).

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