I Misteri dei Castelli Siciliani
Pubblicato da Sicily Tourist in Da Visitare · 17 Aprile 2022
Cupi, incantati, misteriosi e inaccessibili: i Castelli di Sicilia tra torri, re e leggende. Da Palermo a Enna, da Catania a Milazzo, molti luoghi della Sicilia raccontano anche i lati oscuri della storia: tra inquisizione e misteriose incisioni, ecco alcuni castelli

In Sicilia si trovano oltre duecento castelli, e rendono l'isola una grande vallata di fortezze e storia (la prima puntata sui castelli la trovate qui): medievali, rinascimentali, normanni, tra torri di avvistamento modificate nei secoli e edifici per il riposo e le feste dei grandi principi ecco alcuni castelli che vale la pena visitare.
Sotto ogni pietra di ogni castello si nasconde una storia, una leggenda, un universo intero di immaginazione: da Catania ad Agrigento, da Trapani a Siracusa, da Palermo a Messina, la Sicilia non ha nulla da invidiare alla francese valle della Loira se parliamo di castelli e fortezze, tanto da meritare un tour dedicato.

Il forte spagnolo di Portopalo è una rara fortezza svevo-aragonese che nasce per difendere la città dai pirati: anche questo castello è a pianta quadrata ed è quasi senza finestre. Per entrarci si passa su una curiosa scalinata a due rampe a forma di L: sono tante le variazioni fatte alla struttura, ma oltre a questa scala, è rimasto sul portale lo stemma dell'aquila reale.

All’estremità dell’isola di Ortigia, a Siracusa, ecco il castello di Maniace che prende il nome del comandante bizantino Giorgio Maniace e risale al 1038. Oggi è sede di mostre e incontri culturali e si presenta come un salone unico con dei camini agli angoli.
È uno dei più preziosi documenti del periodo svevo a Siracusa. A trasformarlo in castello è stato, a metà del 1200, Federico II e diventa anche prigione dopo la guerra tra angioini e aragonesi. I danni subiti dal terremoto del 1693 e dalla forte esplosione del 1704 non si contano ma è stato ristrutturato secondo la voga barocca, pur mantendo invariata la pianta (quadrata) e le 4 torri cilindriche ai lati.

Una delle fortezze più importanti del bacino Mediterraneo era la Cittadella di Messina, costruita dagli spagnoli nel 1500 con l’intento di controllare le sommosse popolari (come castello a mare di Palermo). È a pianta pentagonale ed è circondata dall’acqua ma per rendere la fortezza più inespugnabile su ogni suo lato sono stati fatti nche dei bastioni a cuneo. Oggi ne resta ben poco: il suo tracollo inizia nell'Ottocento con i Borboni che ne demolirono le mura.

Il castello di Montalbano Elicona deve il suo nome alla sua posizione a 900 metri di altitudine sui Nebrodi: "Mons Albus" (monti innevati) e viene edificato nel 1300 come punto di difesa militare per volere di Federico II. Tra i tanti interventi di modifica è stato anche palazzo, nel Trecento, e oggi è aperto per mostre ed eventi culturali: è una delle opere medievali più armoniose e fedeli allo stile che presenta pure una “cappella reale” bizantina.

A Palermo non si può non dare un'occhiata a palazzo Chiaramonte (STERI), costruito nel 1307 dalla famiglia Chiaramonte, prese il nome "Steri" da Hosterium, dimora fortificata, per il fatto che nel 1392 l'ultimo discendente è stato giustiziato all’ingresso dell’edificio.
Il gigante che si trova in piazza Marina è tristemente noto come tribunale, luogo di torture e prigione : nel Seicento era infatti del tribunale dell'inquisizione del Santo Uffizio e vennero costruite sia le carceri che la sala delle torture. Duecento anni dopo diventa ufficio giudiziarip e poi, come è ancora oggi, diventa sede del Rettorato dell'Università di Palermo.
Ancora oggi nel Carcere dei Penitenziari si possono osservare delle scritte, disegni e pitture delle vittime
dei processi e furono imprigionate, meno macabro, è da vedere anche il Grande Salone con i soffitti lignei dipinti con storie bibliche e cavalleresche risalenti agli ultimi anni del Trecento.

A pochi passi dallo Steri, sempre a Palermo, ecco il terribile Castello a Mare costruito dagli arabi nel IX secolo e che è stato più volte ristrutturato perché di volta in volta cambiava destinazione d'uso. È stato residenza dei Vicerè di Sicilia e anche lui sede siciliana del Tribunale dell’inquisizione. Negli anni Venti è stato demolito per dei lavori del porto e poi ha subito anche i bombardamenti della II Guerra Mondiale.

Andiamo a Milazzo, dove il Castello domina l’intera città e che contiene la Cattedrale seicentesca di Milazzo . L'origine è incerta ma si sa almeno che furono gli arabi a costruire il primo nucleo del castello nel 843, la struttura ha poi subito varie modifiche da parte di Normanni e Svevi che alzarono altre strutture e pure dagli aragonesi e dagli spagnoli che invece aggiunsero una cinta bastionata.