IL FASCINO DEI MULINI DELLE SALINE a Trapani
Pubblicato da Sicily Tourist in Trapani e Provincia · 20 Settembre 2022
Tags: mulinitrapani, mulinisicilia, salinesiciliane, #mulini
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Nella Sicilia occidentale, terra di mare e saline, antichi e possenti mulini a vento spuntano su strisce di sabbia accecante e scintillante lungo il litorale che collega Trapani a Marsala. Sono dei simboli architettonici, testimoni di antiche realtà rurali, perfettamente integrati, al punto d’arricchire il contesto paesaggistico. Risulta impossibile non voltarsi a guardare le forme coniche o le rosse falde purpuree.

Sono mulini a sei pale, costruite nel Cinquecento per macinare il sale o pompare l’acqua di mare, perfettamente restaurati e ancora funzionanti; molti, però, sono stati trasformati in alberghi e centri d’accoglienza e altri in musei per ricordare la società contadina e salvaguardarne le antiche tradizioni. Si trovano in cima alle torri dei castelli o sulle alture lungo la “via del sale”, nel cuore della riserva naturale dello Stagnone di Trapani, un’area bellissima e ricca di storia, che regala scorci e panorami suggestivi.

Oggi quei mulini sono una vera attrazione turistica, da scoprire assieme al loro territorio, soprattutto al tramonto quando il paesaggio si colora di tinte rosse e rosa che si riflettono sull’acqua circostante. In particolare merita una visita il mulino d’Infersa che, assieme ad altre due mulini perfettamente funzionanti, fa parte di un percorso museale e multimediale all’interno delle saline Ettore e Infersa che includono anche il centro visitatori, la bottega del sale, una degustazione gastronomica, la possibilità di alloggiare in un piccolo albergo e di passeggiare sull’isola Lunga, solitaria e affascinante, dove ci si immerge in una vasca rigenerante o ci si sdraia sulla crosta di sale.

Aperto al pubblico tutto l’anno, il mulino d’Infersa è alto quasi 13 metri ed è a forma di stella; risale al XVI secolo ed è tra i più grandi di tutta l’area delle saline: gioiello di archeologia industriale, il suo ruolo è da sempre quello di sfruttare la forza del vento per attivare le macine destinate alla lavorazione del sale. Gli ingranaggi in legno - l’uso del ferro è ridotto al minimo per la presenza del sale - determinano la velocità di rotazione delle macine, fino a centocinquanta giri al minuto; nel vano superiore sono visibili ancora le macine per produrre la farina mentre nella parte inferiore si trova il meccanismo rotante.
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