La Santa Pasqua in Sicilia
Pubblicato da Sicily Tourist in Cultura,Tradizioni, Miti e Religiosità Siciliane · 6 Aprile 2025
Pasqua in Sicilia è un evento ricco di tradizioni e celebrazioni instaurate da secoli. Si tratta di un evento prima di tutto religioso altamente sentito, caratterizzato da un forte sentimento di devozione dalla grande partecipazione di tutta la comunità. Le cerimonie, le sfilate e le processioni religiose (come la Processione dei Misteri) che vengono organizzate in questo particolare periodo dell’anno fanno parte della cultura e del folklore siciliani, dal momento che sono impiantate nell’isola da sempre, almeno dal XVI secolo.
Pasqua in Sicilia è preceduta da un periodo di 40 giorni, la Quaresima (che significa digiuno) che inizia il Mercoledì delle Ceneri e termina la Domenica di Pasqua: è un periodo caratterizzato dalla penitenza e dalla preghiera, in cui i fedeli e i devoti osservano voti o piccole rinunce (i cosiddetti fioretti) in seno di rispetto per la morte di Cristo.

Le celebrazioni più affascinanti della Pasqua in Sicilia
Durante la Settimana Santa, la Sicilia si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto. Ecco alcuni degli eventi più iconici da vivere in prima persona:
Enna – La Processione degli Incappucciati
Circa 2.500 confrati incappucciati sfilano nel centro storico portando i simulacri del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, tra marce funebri e canti religiosi antichi. Una delle processioni più emozionanti d’Italia.
Palermo – La Settimana Santa nel capoluogo
La “visita ai Sepolcri” del Giovedì Santo e le processioni del Venerdì Santo animano il centro storico con una spiritualità intensa. Suggestive anche le rappresentazioni sacre e i figuranti in armature romane.
Modica – La Madonna Vasa-Vasa
Un rito unico in cui le statue del Cristo Risorto e della Madonna si incontrano in Piazza Municipio, con un emozionante gesto di abbraccio e bacio che coinvolge tutta la città.
Caltanissetta – Real Maestranza e “vare” napoletane
Una settimana di eventi culmina con la spettacolare Processione della Real Maestranza, dove oltre 400 figuranti in abiti settecenteschi sfilano per le vie cittadine tra statue e rappresentazioni sacre.
Scicli – Cavalcata di San Giuseppe
Una processione straordinaria di cavalli ricoperti da mantelli floreali. Ogni bardatura è un’opera d’arte dedicata alla figura di San Giuseppe, culminando con l’accensione dei tradizionali pagghiari.
Trapani - La Processione dei misteri
Preparatevi a vivere forti emozioni partecipando alla storica Processione dei Misteri di Trapani, tra gli eventi pasquali più affascinanti d’Italia. Ogni anno, per il Venerdì Santo, questa tradizione mette in scena la passione e la morte di Cristo per le vie del centro, dove sfilano 18 gruppi scultorei e due simulacri. La processione dei Misteri è una processione religiosa che si svolge a Trapani dal Venerdì al Sabato santo, da oltre 400 anni. L'origine è spagnola e, infatti, ha analogie importanti con le celebrazioni andaluse.
Pasquetta in Sicilia: natura, tradizione e buon cibo

Il Lunedì dell’Angelo è sinonimo di gite fuori porta. Famiglie e amici si riuniscono per scampagnate tra mare, montagna e natura, spesso nelle zone del Parco dell’Etna, dei Nebrodi o vicino alle spiagge più belle. Grigliate, prodotti tipici e dolci pasquali rendono la giornata un’esplosione di gusto e convivialità. In molte località si svolgono anche sagre e feste popolari, perfette per chi vuole scoprire le tradizioni locali.

Durante la Settimana Santa, nelle città e nei paesi della Sicilia, è un continuo susseguirsi di cerimonie, processioni e liturgie che, ogni anno, attirano visitatori da ogni dove.
I festeggiamenti cominciano il giorno prima della Domenica delle Palme quando i fedeli si recano nelle campagne per raccogliere i ramoscelli d’ulivo e le foglie di palma che saranno benedetti durante la messa dell’indomani. Il giorno della Domenica delle Palme, in cui si ricorda l’ingresso di Cristo a Gerusalemme, in molti centri dell’isola vengono organizzate delle processioni. Una delle più note è quella chiamata “U’ Signuruzzu a cavaddu” che si svolge a Caccamo: “Gesù”, impersonato dal più piccolo dei chierichetti, sfila per le strade del paese a dorso di un asino elegantemente bardato e infiorato, accompagnato da dodici ragazzi che rappresentano gli apostoli.

Il giovedì prima della domenica di Pasqua, il “Giovedì Santo”, viene celebrata la messa “In Coena Domini” che rievoca l’Ultima Cena di Cristo con gli Apostoli prima della Passione. Durante la funzione vi è il rito della “Lavanda dei piedi”: il sacerdote lava i piedi di dodici persone, spesso bambini, così come aveva fatto Gesù coi dodici apostoli. La sera, dopo la messa, così come vuole la tradizione, i fedeli visitano almeno tre “sepolcri” (il numero tre rimanda alla Trinità). Il termine “sepolcro” nasce da un fraintendimento della gente del popolo che scambiava gli altari riccamente addobbati per la rappresentazione della tomba di Gesù. In realtà si tratta di altari della reposizione in cui viene esposto per l’adorazione il Santissimo Sacramento e in cui vengono conservate le ostie consacrate. Tali altari sono decorati con piantine di semi di grano germogliati al buio, e quindi dal caratteristico colore chiaro, che simboleggiano il passaggio dalle tenebre della morte di Gesù alla sua Resurrezione.
Nella notte tra il giovedì e il venerdì, a Misilmeri si svolge un suggestivo rito itinerante: la “Trucculiata”. Gruppi di cantori intonano un canto ispirato alla Passione di Cristo accompagnati dalle tròcculi, strumenti musicali di legno dal suono malinconico che, nel periodo di lutto tra il Venerdì Santo e la Pasqua, sostituisce l’allegro rintocco delle campane.
Il Venerdì Santo è dedicato alle processioni che ripercorrono i momenti della Passione di Gesù. Le più note sono i “Misteri” di Trapani e la “Processione dei quadri viventi” a Marsala.
Il giorno di Pasqua in vari paesi siciliani si svolge la cerimonia del cosiddetto “Ncontru”: una statua della Madonna viene portata in giro per le vie finché non incontra la statua del figlio risorto. In particolare, a Misilmeri Maria indossa un luttuoso velo nero che, al momento dell’incontro, viene sostituito da un manto azzurro, mentre alcune colombe bianche si alzano in volo per esprimere il potere di rinascita della Resurrezione.

Il Mistero Pasquale viene rievocato anche nei più piccoli centri di tutta la Sicilia per la voglia di non mancare alle tradizioni ma soprattutto per dare espressione ai propri, autentici sentimenti religiosi. Ma in alcune località le celebrazioni assumono una spettacolarità particolare tale da creare un’atmosfera di lutto e di dolore da cui è impossibile sottrarsi. Anche sul piano gastronomico la Pasqua viene commemorata con una serie di preparazioni rievocative della ricorrenza: in primo piano l’agnello che viene cucinato secondo le tradizioni cittadine e poi le pecorelle di pasta reale così come di pasta reale sono i frutti coloratissimi che le contornano. E ancora le cuddure o aceddi cu l’ova una sorta di grande biscotto, a volte a forma di uccello, in cui sono incastonate una o più uova. E infine la cassata tipico e rinomato dolce siciliano ormai noto in tutto il mondo che trae origine dalla ricorrenza pasquale.
Guarda il Video