Sicilia: Area Archeologica di Monte Adranone

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Sicilia: Area Archeologica di Monte Adranone

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Pubblicato da Sicily Tourist in Agrigento e Provincia · 15 Settembre 2022
Il sito archeologico di Monte Adranone sorge a circa 1000 m s.l.m. 7 km a  nord dell’abitato di Sambuca di Sicilia (CLICCA QUI PER VISITARE IL BELLISSIMO BORGO). L’antica Adranon fu colonizzata da Selinunte nel VI secolo a.C. e conquistata da Cartagine nel IV secolo a.C. Nel 250 a.C. fu rasa al suolo da Roma. Oggi conserva intatte le varie aree di una città antica: la necropoli in cui spicca la cosiddetta "Tomba della Regina"; la fattoria adibita ad area artigianale; il centro abitato dove si possono ammirare i resti di abitazioni, aree sacre, magazzini, botteghe, cisterne e, sulla sommità del monte, l’acropoli in cui sorge il santuario. Il perimetro della città è costituito da una possente cinta muraria lunga circa 15 km.



Dal contatto con tali diverse culture discende la complessa fisionomia di questo sito, che grazie alla sua posizione eminente  rivestì anche un’importante valenza strategica sia nella fase più arcaica  in relazione al percorso della Selinuntia odòs, la strada che, collegando Selinunte con Akragas, consentì la penetrazione selinuntina, sia in età ellenistica, quando divenne, probabilmente, caposaldo di quel sistema di piazzeforti realizzato da Cartagine a difesa dei confini della propria eparchia in Sicilia.  Si è proposto di identificare il sito con l’Adranon menzionato da Diodoro in relazione alla prima guerra punica, che i Romani tentarono invano di espugnare: le testimonianze di frequentazione si fermano comunque al III sec. a.C.



La vasta area archeologica si estende sui terrazzamenti dell’altura  a partire dalle pendici meridionali dove era la necropoli, con diverse tipologie sepolcrali: tombe a camera ipogeica, fra cui la c.d. Tomba della Regina, riferibili alla fase di VI-V sec. a.C.  e a cassa, rivestite da blocchetti di marna databili nel IV sec. a.C. A difesa dell’abitato fu eretta a partire dal VI sec.a.C. una possente cinta muraria, che subì diverse fasi edilizie legate alla storia del centro: sono in luce i resti monumentali della Porta Sud e della Porta Nord, fiancheggiate da torrette. Ai piedi dell’Acropoli era un’area sacra con un edificio a pianta rettangolare, bipartito: la presenza di due betili svela l’appartenenza alla matrice religiosa punica. Stessa connotazione ha il tempio tripartito eretto sulla cima dell’Acropoli, con il vano centrale ipetrale, la cui pianta subisce modifiche nel corso della lunga vita del sito, pare anche in relazione all’affermarsi del culto di Baal-Hammon e di Tanit nelle zone di influenza cartaginese. A Sud in area extraurbana intorno alla metà del IV sec. a.C. venne costruito il grandioso complesso destinato a laboratori, attività artigianali e agricole. In area extra-urbana presso la Porta Sud rimangono le strutture di un piccolo santuario ellenistico dedicato a Demetra e Kore.



Il sito, noto già dalla fine dell’800, è stato indagato sistematicamente a partire dalla fine degli anni ’60, da parte del Prof. E. De Miro e della Dott.ssa G. Fiorentini per la Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento. L’ area archeologica, demaniale, è visitabile, mentre a Sambuca di Sicilia è stato allestito l’antiquarium  “Monte Adranone”.



La cinta muraria, ben conservata, proteggeva soprattutto il versante occidentale e nord-occidentale del sito, più facilmente accessibile. Il muro di età arcaica e classica (seconda metà del VI/V sec. a.C.) era costituito da una serrata orditura di filari regolari, realizzati con piccoli conci di marna.
La fase monumentale sull’Acropoli si data al IV sec. a.C. anche se la frequentazione è attestata almeno a partire dall’età protostorica, come comprovato da ceramiche di produzione indigena e  di importazione di VI e V sec. a.C.  Nella sistemazione di IV sec. a.C. quest’area venne riservata, quale “alto luogo”, al Santuario principale della città “punica” e alle strutture di servizio ad esso collegate.



Il cosiddetto settore centrale dell’abitato è ubicato al centro di una sorta di avvallamento che separa due colline; da qui, articolandosi da una sorta di rotatoria intorno ad un singolare edificio circolare di seguito descritto, si dipartono due strade che formano un incrocio e che conducono rispettivamente alla Porta Nord (orientata in senso nord-sud) e all’area del Tempio Punico del II Terrazzo (orientata in senso est-ovest). Il complesso monumentale messo in luce in quest’area, definito convenzionalmente Blocco VI, è ancora in corso di scavo e studio,
La necropoli si estende  a Sud e Sud – Ovest dell’abitato e occupava un’area relativamente limitata. Le tombe più antiche sono ascrivibili al VI sec. a.C. ma è stato documentato un lungo riuso fino al IV/prima metà del III sec. a.C., di quelle più antiche.
Il cosiddetto Santuario extra urbano è ubicato subito  a Sud-Est della Porta meridionale del circuito murario. E’ costituito da un sacello rettangolare circondato da un muro di temenos; il recinto, di forma grossomodo trapezoidale, costruito con pietrelle a secco, delimita un’area di m 9,30 (est-ovest) x m 11 (nord-sud) al centro della quale è un piccolo edificio sacro orientato in senso est-ovest con l’ingresso sul lato lungo sud.



INFORMAZIONI TURISTICHE:
Aperto tutti i giorni
Orario : 09:00 - 18:30 Dal lunedì alla domenica.
Tempo stimato di visita: 60 min. cc.
Indirizzo: Contrada Vanera - Sambuca di Sicilia (AG)
Telefono +39 0925 946083




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