Bellezze di Sicilia: Riserva Naturale Orientata Foce del fiume Platani

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Bellezze di Sicilia: Riserva Naturale Orientata Foce del fiume Platani

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Pubblicato da Sicily Tourist in Agrigento e Provincia · 4 Aprile 2023
La Riserva naturale orientata Foce del fiume Platani è un’area naturale protetta istituita per garantire la conservazione della popolazione ornitica, favorire la ricostituzione della macchia mediterranea, delle associazioni alofile e delle dune. E’ costituita da una superficie complessiva di circa 206 ettari che interseca la foce del fiume Platani.



La foce del fiume Platani è un luogo di incantevole bellezza naturalistica su cui domina la falesia di Capo Bianco. Quest'area rappresenta il primo approdo per molti uccelli migratori provenienti dall'Africa e, grazie alla diversificazione degli ambienti, offre rifugio ad una flora rigogliosa e variegata, quindi ad un'avifauna ricca e composita. La riserva comprende la parte finale del Platani (che poco prima di riversarsi in mare forma un'ampia ansa) e il lungo tratto sabbioso di Borgo Monsignore, che è costeggiato da un cordone di dune basse.
Da molti anni quest'area è diventata zona protetta. Al suo interno si trovano zone con le dune e le pinete, mentre dalla parte opposta si trovano le spiagge e il mare della sicilia meridionale, con le sue zone per i bagnanti nudisti. L'acqua di questa zona di mare è talmente azzurra che sembra di stare ai caraibi.



La Riserva Naturale della Foce del Fiume Platani copre il magnifico tratto di costa che si estende da Capo Bianco (Cattolica Eraclea) a Borgo Bonsignore (Ribera). Un luogo di una bellezza ancestrale dove regna una quiete assoluta interrotta solo dalla risacca marina, dalla vegetazione smossa dal vento e dagli uccelli in volo. Candido come la Scala dei Turchi, Capo Bianco è un promontorio sul mare di pregio naturalistico ma anche archeologico poiché sulla sua sommità sorgono i resti di Eraclea Minoa, una città greca edifi cata alla fine del VI sec. a. C. dagli abitanti di Selinunte.



A ponente dello sperone di Capo Bianco troviamo l’area della Riserva nata per tutelare un variegato ecosistema naturale costituito da una lunga spiaggia con dune basse, un vasto esinuoso delta fluviale ricco di vegetazione ripariale e un entroterra caratterizzato da macchia mediterranea. Il sistema dunale si presenta con la tipica flora delle aree marine sabbiose, ovvero con cespugli di Letisco, Tamerice, Ravastrello e ciuffi di Palma Nana. Sulle sponde del fiume, invece, la flora è di tipo palustre con specie adattate a vivere in contesti periodicamente inondati e salmastri. Risalendo il fiume, in alcuni punti la vegetazione si fa più rada a causa dei giacimenti di salgemma: non a caso i greci chiamavano il Platani “Halykòs”, ovvero “salato”. Il Platani, infatti, non è solo una risorsa ambientale: la valle attraversata dal suo corso è stata culla d’importanti civiltà protostoriche come quella dei Sicani. Essi prosperarono nella valle del Platani sia per le acque del fiume, navigabile fino all’età romana, sia per la ricca presenza di sale che usavano come merce di scambio con altri popoli.



Sulle dune della Riserva germogliano il Giglio Marino, la Ginestra Retama e, in primavera, le incantevoli infiorescenze dell’Orchidea Gigante. Nelle notti d’estate qui, come in altri litorali integri della costa agrigentina, depongono le uova le tartarughe marine “Caretta Caretta”. L’ambiente della Riserva offre riparo ad un’avifauna molto diversificata: circa 80 specie di uccelli migratori,quali i Fenicotteri, vi sostano mentre oltre 30 specie vi nidificano. Questa ricca presenza comprova la complessità di questo ecosistema che ospita una incredibile biodiversità.

Come arrivarci:
Si segue la SS 189, quindi la SS 115 Agrigento-Sciacca. Al bivio per Borgo Monsignore si lascia la statale e si prosegue in direzione dell’area archeologica di Eraclea Minoa. Da qui si segue una pista che costeggia la falesia di Capo Bianco e si raggiunge un piccolo sentiero che scende verso la spiaggia e il boschetto di Borgo Monsignore.

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