Borghi Barocchi Siciliani: Sortino (Siracusa)

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Borghi Barocchi Siciliani: Sortino (Siracusa)

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Pubblicato da Sicily Tourist in Siracusa e Provincia · 22 Ottobre 2022
Sortino è un comune della provincia di Siracusa, con circa 8.700 abitanti. E' una pregevole cittadina barocca, conosciuta soprattutto per la produzione di miele, al quale ogni anno viene dedicata una sagra molto apprezzata dai residenti e da quanti vi giungono dalle città vicine, quella del miele. Situata nei Monti Iblei, Sortino si trova anche nei pressi della Necropoli Rupestre di Pantalica (Visita la necropoli cliccando qui) e del fiume Anapo. Come la maggior parte dei borghi del territorio, il 9 e l’11 gennaio 1693 Sortino fu distrutta da uno dei più devastanti terremoti che abbia mai investito la Sicilia orientale, a seguito del quale venne ricostruita in uno schema a reticolato più a monte, sulla sommità della collina Cugno del Rizzo.



Le vicende che hanno accompagnato il borgo di Sortino in età medioevale sono legate alla famiglia nobile dei Moncada e successivamente agli eredi di Modica (1477). Il feudo di Sortino fu concesso dalla imperatrice Costanza ad Arnaldo Conte di Modica ai cui successori sostanzialmente rimase fino al 1477, anno in cui fu acquistato dalla famiglia Gaetani Baroni, originari della Toscana, il cui capostipite, Guidone Gaetani, si era trasferito a Palermo in cerca di gloria e fortuna.
I Gaetani saranno, per più di tre secoli, i protagonisti della storia, non solo di Sortino ma della intera provincia di Siracusa. Emblematico è stato l'aiuto che Pietro Gaetani diede alla ricostruzione del paese nella collina Aita, dove tuttora si trova, dopo il devastante terremoto del 1693 che colpì l'intera costa orientale sicula.
Della cultura sortinese, fa parte da ormai tantissimi anni l'Opira di li Pupi (in lingua siciliana), in cui vengono narrate le eroiche gesta dei paladini francesi. Tra le storie più rappresentate abbiamo l'Orlando furioso; altre rappresentazioni messe in scena sono le famose "farse", scene comiche narrate prevalentemente in siciliano. Sicuramente i più importanti "pupari" sortinesi restano i "Puglisi", che da più generazioni ci tramandano quest'arte.



Cosa vedere a Sortino
Percorrendo le due direttrici perpendicolari via Libertà e corso Umberto I, che si incrociano nella piazza dei Quattro Canti, si incontrano i monumenti più rappresentativi della cittadina, a iniziare dalla chiesa madre settecentesca dedicata a San Giovanni Evangelista. La precede uno splendido piazzale lastricato con ciottoli di fiume bianchi e neri a motivi geometrici sul quale affaccia il portale centrale affiancato da due coppie di colonne tortili. Il sagrato sul quale ci siamo attardati a scattare qualche foto non è solo esteticamente bello, ma assai rappresentativo anche dal punto di vista simbolico in quanto rimanda alle trame dei vancali, le coperte manufatte dalle donne sortinesi per essere messe ai piedi del letto: come dire quindi una coperta sacra ai piedi della chiesa più importante del paese.



Poco oltre, in Corso Umberto I, ecco il Santuario di Santa Sofia: nella navata laterale destra si conserva “U nummu ru Gesu” (Il nome di Gesù), una statua cinquecentesca di Cristo legato alla colonna. Miracolosamente scampata alla devastazione del terremoto del 1693, ogni anno viene portata in solenne processione dai portatori sortinesi nel giorno del venerdì santo.
Proseguendo lungo il corso, abbiamo costeggiato il Cine Teatro Italia, d’impianto razionalista, per poi raggiungere la Chiesa e il Convento dei Cappuccini che affacciano sulla valle che dà verso Pantalica.



Quando si pensa alla Sicilia, tra le prime che risaltano vi sono i Pupi Siciliani, una delle tradizioni popolari che rappresenta al meglio una fetta della storia siciliana. Nella borgo di Sortino, questa tradizione è da sempre stata tra le più marcate, tanto che oggi vi è possibile visitare il Museo Civico dell’Opera dei Pupi, un polo museale interamente dedicato a queste colorate marionette caratteristiche della Sicilia. Il Museo Civico dell’Opera dei Pupi è tra i più importanti luoghi della città di Sortino, dato che conserva tutti i dettagli di questa suggestiva arte folklorista, spesso citata anche in diverse opere letterarie dei più importanti autori siciliani.



Da non dimenticare la Sagra del miele,  che  è un'importante manifestazione tesa a valorizzare il prodotto principale dell'economia sortinese: il miele ibleo, quello cantato da Virgilio, Ovidio, Teocrito. Il miele a Sortino rappresenta fonte di vita e di guadagno per diverse decine di famiglie di apicoltori. Ogni anno, oltre cinquantamila visitatori si riversano nelle vie del centro del paese in occasione della sagra dedicata a questo prezioso e dolce prodotto.



Infine visitando Sortino non potete assolutamente perdervi "U' PIZZOLO DI SORTINO", lo trovate in tutte le pizzerie , si tratta di una pizza ripiena  che risale alla tradizione contadina di Sortino. se vuoi prepararlo a casa tua, clicca qui per la ricetta


Come arrivare a Sortino:
IN AUTO
Da Nord: Autostrada NSA 339 Catania-Siracusa, segue il raccordo autostradale (RA 15) Tangenziale di Catania che lega la SS114 Orientale Sicula proseguire in direzione Siracusa, svincolo per Sortino.
Da Sud:Autostrada A 18 Catania-SR-Gela/Catania-Rosolini, svincolo per Sortino.
Da Ovest: Autostrada A19 Palermo-Catania, principale asse autostradale. Raggiunto il raccordo autostradale RA 15, Tangenziale di Catania, proseguire lungo l’autostrada NSA 339 Catania-Siracusa con indicazioni “aut. CT-SR” e continuare lungo la SS114 Orientale Sicula in direzione Siracusa, svincolo per Sortino.
IN TRENO
Stazione di Siracusa
IN AEREO
Aeroporto di Catania

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