Borghi Siciliani: MODICA (Ragusa)

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Borghi Siciliani: MODICA (Ragusa)

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Pubblicato da Sicily Tourist in Ragusa e Provincia · 18 Settembre 2022
Modica è una delle maggiori città siciliane, incastonata come un cardo tra altopiani e canyon di una parte della Sicilia spettacolare. Siamo tra le perle del tardo Barocco, nella bellissima Provincia di Ragusa e a pochi chilometri dai più affascinanti borghi del Val di Noto, da Siracusa a Noto, appunto, passando per Marzamemi, fino a Scicli, un’area culturale che l’UNESCO ha insignito del riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 2002.



Capitale di Contea, Modica è stata centro culturale ed economico tra i più importanti in Sicilia, eccellenza certificata e tramandata dall’immenso tesoro barocco. Modica è una città dal nobile passato,  e come le altre città del sud est siciliano è stata distrutta dal terremoto del 1693. Dalle macerie del sisma è risorta secondo l’estetica tardo barocca.
La città  ha un ottimo rapporto con la letteratura e la poesia, a Modica è nato il poeta premio Nobel Salvatore Quasimodo e nella cittadina barocca era solito intrattenersi anche Leonardo Sciascia. Lo scrittore siciliano adorava il cioccolato di Modica IGP (clicca qui per scoprire questo eccezionale prodotto siciliano), tanto da definirlo di «inarrivabile sapore», e le mpanatigghie, dei gustosi, e curiosi, biscotti modicani ripieni di cioccolato e carne. Sciascia li definì dei «biscotti da viaggio» perché il cioccolato era usato come conservante naturale per mantenere a lungo la carne.
I due principali quartieri hanno un proprio simbolo: in alto lo stupendo Duomo di San Giorgio annunciato da una scenografica scalinata che arriva fino al quartiere in basso dove la chiesa di San Pietro mostra il suo nobile aspetto circondata dalle imponenti statue dei santoni, i dodici apostoli. Se non volete parteggiare per gli uni o gli altri potrete scegliere l’affascinante chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore. La chiesa grotta è uno dei più antichi monumenti di Modica, custodisce pitture del XII secolo ed è testimonianza dell’architettura rupestre di origine bizantina. La chiesetta è un gioiello nascosto tra i deliziosi vicoli di Modica!



Di cosa vedere a Modica ci parla Gesualdo Bufalino nelle pagine del suo romanzo “Argo il Cieco“, descrivendo la città come una “melagrana spaccata” arrampiccata sulla roccia, ma protesa al mare e con “tante scale fra le due metà, a far da pacieri”, a mettere cioè in comunicazione la parte alta e la parte bassa di questo incanto della Sicilia Orientale. Versi amorosi che fanno da preludio a questo bellissimo viaggio fino al cuore della cultura siciliana.
Il centro storico di Modica, come molti altri bellissimi borghi della zona, si caratterizza per lo stile barocco, ed è inserito nella lista dei beni Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Modica è detta anche la città delle 100 chiese.



Il Duomo di San Giorgio, splendida rappresentazione del barocco siciliano e chiesa madre della città,  ha una struttura imponente con la facciata alta circa 60 metri  che comprende la spettacolare cupola. Si accede alla chiesa da una scalinata di circa 160 gradini. All’interno della chiesa, tra le tante opere d’arte, il Polittico di Bernardino Nigro, dietro l’altare maggiore.



Duomo di San Pietro Modica
Il Duomo di San Pietro, costruito all’inizio del 300 e modificato nei secoli successivi con contaminazioni barocche, si caratterizza dalla scalinata con le statue dei 12 apostoli ai lati, all’interno bellissimi affreschi che rappresentano il vecchio e il nuovo testamento.

Per secoli, Modica è stata una delle contee più grandi di Sicilia, il suo territorio si estendeva fino a Palermo e la sua influenza politica, economica e culturale era tale da averle assicurato lo status di uno dei feudi più forti del Mezzogiorno. Teatro di numerose dominazioni, dagli Arabi agli Spagnoli, che la portarono al massimo del suo splendore, Modica è stata capace di cogliere da ogni Cultura il meglio e conservarne fino ad oggi testimonianze e grandezza.



Originariamente suddivisa in una parte alta (Modica Alta), sviluppata su uno dei quattro colli su cui si erge tutt’ora, e in Modica Bassa, antico letto di fiume che inghiottì la città con la tragica alluvione del 26 Settembre 1902, e dalla quale, come una fenice, la città si è risollevata con tutta la sua potenza, a queste due “Modiche” negli anni recenti la città ne ha aggiunta una terza: Modica Sorda, parte moderna e commerciale.
Ma Modica è anche la città di Salvatore Quasimodo, di cui è possibile visitare la casa natìa, e di Tommaso Campailla, e ad essa è legato il nome di altri personaggi illustri, se non modicani ma sempre siciliani, che hanno contribuito ad arricchirne il patrimonio culturale: dal già citato Bufalino, a Leonardo Sciascia.



Terra di contrasti e tradizioni popolari, tra ventate di novità e quell’arretratezza cui è difficile rinunciare quando diventa caratterizzante, Modica, che al calar del sole si riveste di magia come un antico presepe, è terra di mezzo tra emozioni vecchie e nuove.  Città che conserva la sua essenza nelle case arroccate sulle colline, come una “melagrana spaccata”, appunto, tra scalinate sdentate e antiche persiane in legno scolorito. Le strade lastricate, i “vecchietti” sulle porte a fare da supervisori o nei circoli operai a giocare a carte, i vicoli pieni di storia e di panni stesi ad asciugare… Modica vi saprà affascinare con la sua nuda e cruda semplicità.

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