Città da Visitare: CATANIA
Pubblicato da Sicily Tourist in Catania e Provincia · 5 Luglio 2022
La città sorge su una pianura sulle sponde del Mar Jonio, e alle pendici meridionali del vulcano Etna, nella parte settentrionale del Golfo di Catania, sulla costa orientale della Sicilia, a nord della foce del Simeto e della Piana di Catania. Catania fa parte dell'Area geografica Vallo di Noto, La forza meravigliosa dell'Etna, le vette innevate, il mare cristallino della costa Ionica, il patrimonio storico e archeologico, il barocco delle chiese e dei palazzi, le tradizioni enogastronomiche e la musica, il calore umano e un'innata cultura dell’ospitalità, accolgono il turista in ogni stagione dell’anno.
La storia della città di Catania è legata a quella del suo vulcano, l’Etna. Dal siculo Katane, la città fu abitata dagli antichi popoli di Sicilia come i Sicani, gli Elmi e i Siculi, prima dell’arrivo dei Greci dalla cui lingua prenderà il nome: Catania deriva dall’apposizione Katà che significa nei pressi di o appoggiato a al nome del vulcano (in greco Aitnè) alle cui pendici sorge la città più volte devastata dai terremoti e dalle eruzioni laviche. Tra tutte si ricorda quella del 1669, anno in cui la lava oltre che raggiungere i centri abitati arrivò fino al mare ridisegnando la morfologia del territorio, caratterizzando quelle che oggi sono le sue scogliere. La città di oggi, prevalentemente settecentesca, è il frutto della ricostruzione dopo il forte terremoto del 1693, realizzata nello stile Barocco Siciliano che è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità Unesco. Catania è davvero una città da scoprire!
Patria del musicista Vincenzo Bellini, dalla cui opera nasce il piatto tipico catanese, “la pasta alla norma”, Catania è la città di scrittori come Giovanni Verga, Luigi Capuana, Ercole Patti, Federico De Roberto o del giornalista Giuseppe Fava. Attraversata dal fiume Simeto, la città è circondata dagli aranceti della Piana di Catania. Dichiarata insieme al suo vulcano Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, Catania è dominata da chiese barocche nel centro storico, in particolare via Crociferi, sulla quale si affacciano ben cinque chiese, come la Chiesa di San Benedetto, Palazzo Asmundo Francica-Nava, con il meraviglioso giardino pensile, e la Chiesa di San Francesco Borgia, dove il grande compositore Vincenzo Bellini suonava l’organo. Proprio all’autore della Norma è dedicato il teatro Massimo Bellini e la Villa Bellini, il principale parco cittadino.
Catania, cosa vedere
Cattedrale di Sant’Agata. È il duomo di Catania ed è dedicato alla sua patrona vergine e martire. L’antica costruzione normanna originaria venne distrutta dal terremoto del 1693, perciò l’edificio attuale è il frutto della ricostruzione del 1711 affidata all’architetto Giacomo Palazzotto.
La magnifica facciata barocca che alterna la pietra lavica nera con la chiara pietra calcarea di Siracusa, creando un unicum in tutto il panorama degli edifici barocchi italiani, è, invece, il capolavoro di Giovan Battista Vaccarini. All’interno, costituito da una pianta a croce latina a tre navate, il coro ligneo del Cinquecento, la cappella dedicata alla santa e la tomba di Vincenzo Bellini.
Fontana dell’Elefante. Si trova nella piazza antistante il Duomo, dalla quale comincia l’elegante via Etnea.
È un monumento del Settecento costituito da un elefante di pietra lavica sovrastato da un obelisco di granito. Simbolo e portafortuna della città, viene chiamato in dialetto catanese u’ liotru, forse contrazione di Eliodoro, mago che impressionava i popolani con vari sortilegi.
Castello Ursino: Si staglia imponente su piazza Federico II di Svevia ed è stato costruito tra il 1239 e il 1250 per volere dell’omonimo imperatore e su progetto dell’architetto Riccardo da Lentini. Originariamente si trovava sul mare, ma attualmente ne dista 500 metri a causa della colata lavica che nel 1669 circondò l’edificio senza toccarlo.
Il Castello è a pianta quadrata, con quattro torrioni agli angoli e, sulla facciata principale e posta all’interno di un’edicola, un’aquila sveva che tiene tra gli artigli una lepre. Sulle altre pareti si alternano simboli religiosi cristiani, arabi ed ebrei, a dimostrare la tolleranza religiosa di Federico, che contribuì alla coesistenza pacifica della varie comunità etniche cittadine. Il Castello Ursino ospita diverse mostre durante l’anno.
Teatro Romano e Odeon: Sono il frutto più prezioso degli scavi archeologici che hanno interessato il centro storico della città etnea riportandone alla luce la struttura romana risalente al II secolo d.C. Questa, a sua volta, si sovrappose alle costruzioni di età greca classica.
Il Teatro aveva una capienza di circa 7mila spettatori ed è, infatti, il terzo d’Italia dopo il Colosseo e l’Arena di Verona. Non ha corrispettivi, invece, il vicino edificio dell’Odeon, spazio chiuso destinato alla musica, alla danza e alle prove di cui non è rimasta traccia negli altri anfiteatri giunti fino ai giorni nostri.
Teatro Massimo Bellini: Inaugurato nel 1890, con una rappresentazione della Norma di Vincenzo Bellini, ospita sulla facciata barocca, evoluzione dello stile locale dell’architetto milanese Carlo Sarda, le statue della Musica, della Poesia, della Tragedia e della Commedia.
All’interno, la straordinaria volta affrescata sovrasta i duemila posti a sedere.
Il Monastero dei Benedettini. L’attuale sede della facoltà di Lettere dell’Ateneo catanese è un luogo estremamente interessante sotto molti punti di vista.
Con i suoi 40mila mq è, per dimensioni, il secondo monastero d’Europa, dopo quello di Mafra in Portogallo. Nel susseguirsi senza sosta di chiostri, sale, giardini e decori in un trionfo di abbellimenti e colori, c’è davvero da perdere la testa. Al suo interno è custodito un vero gioiello: la biblioteca creata dai religiosi con due ordini di scaffali di legno e, sul pavimento, la splendida maiolica napoletana del Settecento.
A Catania sono tanti i locali e i ristoranti che animano la movida catanese: birrerie, pizzerie, caffè, luoghi frequentati dai giovani che in estate si spostano verso La Playa, la spiaggia di sabbia lunga 5 km affollata di stabilimenti balneari. Il lungomare di Catania dotato di piste ciclabili comprende invece il porto storico della città, il porto di Ognina. Passeggiando sul lungomare si giunge alla piccola baia di San Giovanni Licuti tipica per la sua sabbia lavica e dove i catanesi fanno il bagno anche in inverno.
La via dello shopping di Catania per eccellenza è Corso Italia, affollato soprattutto di negozi di abbigliamento, ma anche la via Etnea e la via Umberto. Per chi è interessato ai prodotti locali, invece, è consigliabile un giro nei mercati storici di Catania, come la Pescheria che si estende attorno a piazza Pardo, a due passi dal Duomo. Qui è possibile trovare, tra le bancarelle di pesce fresco, anche frutta secca, bottiglie di olio extravergine di oliva e vino rosso prodotto alle falde dell’Etna, legumi secchi e molto altro.
La cucina catanese è estremamente ricca e varia. Lo Street Food ha qui connotati antichi e legati alla tradizione. Tra i dolci legati alla tradizione oltre al famoso cannolo siciliano ci sono senz’altro le olivette e le “minnuzze” di Sant’Agata, dolci a base di frutta martorana o ricotta che vengono proposti durante il periodo della festa di Sant’Agata. In estate non può mancare la granita nei gusti tradizionali mandorla, pistacchio, gelsi servita con la brioche calda in tutti i caffè della città.
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