Da Visitare in Sicilia: BAGHERIA la Città delle Ville - Palermo

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Da Visitare in Sicilia: BAGHERIA la Città delle Ville - Palermo

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Pubblicato da Sicily Tourist in Palermo e Provincia · 25 Luglio 2023
Bagheria è situata sulla costa settentrionale della Sicilia, 15 chilometri ad est di Palermo. La piana su cui sorge fu abitata già dai Fenici, e molto valorizzata dagli Arabi per quanto riguarda l’economia agricola: fichi d’india, agrumi, mandorle ed olive in particolare. Fu nel Cinquecento che vennero edificate le prime costruzioni: torri di avvistamento che sorgevano nelle vicinanze delle case dei contadini.



Una delle prime menzioni di Bagheria risale al 1134, nella forma Bacharìa, per poi risultare Baiarìa nel 1573. Tra il VII e il III secolo a.C. è attestato lo strategico insediamento di Monte Porcara, situato a 3,5 km in direzione sud-ovest da Bagheria. La città di Bagheria sorge in una stretta piana a sud-est della città di Palermo, sovrastata dal Monte Catalfano insieme al Monte Consona e alla Montagnola di Serradifalco, dove si estendeva la cosiddetta Foresta della Bacarìa.



Ma il primo agglomerato propriamente urbano sorse un secolo più tardi, quando Giuseppe Branciforti, conte di Raccuja si ritirò a Bagheria, costruendo Villa Butera, che divenne la sua dimora definitiva. Da allora, e tra il Seicento e il Settecento, la località fu meta privilegiata della nobiltà palermitana, e la sua storia è particolarmente legata alle tantissime ville nobiliari che vi sono sorte a partire dal XVIII secolo, e furono tanti i personaggi noti e celebri a visitare la città (uno su tutti è sicuramente Goethe). Il toponimo Bagheria avrebbe origine dal punico bayharia, cioè «zona che discende verso il mare», oppure dall’arabo البحرية trascritto baḥriyya, col significato di «lato mare / marina». Secondo altre ipotesi meno plausibili, invece, deriverebbe dall’arabo bāb al-gerib, «porta del vento».



L’origine urbanistica di Bagheria ebbe inizio dall’edificazione del Palazzo Butera ad opera del principe Giuseppe Branciforti, ultimata nel 1658 da una precedente masseria di proprietà di Benedetto Rizzo, che Branciforti aveva acquistato nel 1595. Il tessuto urbano si sviluppò da una serie di modeste costruzioni dove alloggiavano gli inservienti di Giuseppe Branciforti; tra il 1653 e il 1697, benché in assenza di licentia populandi, vennero realizzate 43 abitazioni, mentre tra il 1705 e il 1723 si ebbe un incremento di 137 unità abitative. Nel 1769 si venne a delineare l’asse principale dell’impianto urbanistico bagherese ad opera di Salvatore Branciforti – ovvero il Corso Butera, popolarmente detto Stratuni per differenziarlo dallo Stratunieddu (il Corso Umberto I) – insieme alla costruzione della Chiesa Madrice che fu ultimata nel 1771. Una lapide in marmo del 1769 ricorda la realizzazione del Corso Butera:Salvatori Brancifortio Buterae principi quod viam hanc qua ad villam elegantius compositam nobilior e regione aditus patet ad delicias perpetuis hic inde arboribus protectam veteribus contemptis diverticulis amplam rectam straverit; atque augendo colonorum censui aedem Dei Matris costruxerit, collabentem pontem restauraverit, in aridum fundum aquam per M pass. deduxerit agrumque ab amsegete venationis tuendae muro diviserit. Importante arteria di Bagheria è il Corso Umberto I, anticamente Via Municipio, che fu tracciato per metà da Salvatore Branciforti nella seconda metà del XVIII secolo; vi si trova il palazzo del Duca di Milazzo, dove venne ospitata la regina Maria Carolina d’Austria. A metà sviluppo del Corso Umberto I sono presenti, inglobati nel tessuto urbano, i due alti pilastri in calcarenite che costituivano l’accesso secondario alla Villa Palagonia; raffigurano ciascuno due statue armate, con elmi piumati e scudi, tra cui la Giustizia con bilancia e spada. Altra importante arteria all’interno del tessuto urbano è la cosiddetta Corsa Vecchia, oggi Via Ciro Scianna.



Bagheria è anche soprannominata la "Città delle Ville" per via delle numerose ville edificate quasi tutte nel XVIII secolo in stile barocco. La più importante di questa è Villa Palagonia, costruita nel 1715 dai Principi Gravina di Palagonia, nota anche come villa dei mostri per via delle sue sculture in pietra animalesche che si trovano all'interno del parco. La città ha dato i natali, nel Novecento, al famoso regista italiano Giuseppe Tornatore, che ha diretto capolavori senza tempo quali “Nuovo cinema paradiso” e “La leggenda del pianista sull’oceano”, e nel 2009 “Baarìa”, film di grande successo con il quale ha celebrato e descritto la sua città natale.



Quasi tutte le ville di Bagheria sono state edificate nel Rinascimento, e lo stile prevalente è barocco e tardo-barocco. Tra le più famose citiamo: Villa Palagonia, detta anche “Villa dei mostri” per via delle statue che decorano le costruzioni basse annesse all’edificio principale ed edificata nel Settecento, della quale è notevole il salone delle feste con il soffitto a specchi e le pareti riccamente affrescate; Villa Cattolica, la cui architettura ricorda quella tipica di un castello con una base quadrangolare e le merlature dei suoi muri di cinta, che oggi ospita il Museo Renato Guttuso; Villa Valguarnera, una delle più interessanti sia per lo stile e l’architettura che per la sua posizione, e alla cui progettazione partecipò anche il celebre architetto catanese Vaccarini. Presenta numerose interessanti opere d’arte, affreschi e statue, ed offre una splendida vista sul Golfo e il monte Catalfano: un vero balcone panoramico ed un edificio di grandissimo interesse artistico. Ci sono molte altre ville ma sono in stato di assoluto abbandono alcune e da restaurare altre, quindi non visitabili. Bagheria è anche conosciuta per il film di Giuseppe Tornatore "baaria", girato nel 2009, qui sono state girate anche diverse scene di Jonny Stecchino con Benigni e Il Gattopardo di Visconti, inoltre Bagheria è anche la città che ha dato i natali a Renato Guttuso.

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