Castelli Siciliani: Castello di Federico II a Giuliana (Palermo)

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Castelli Siciliani: Castello di Federico II a Giuliana (Palermo)

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Pubblicato da Sicily Tourist in Palermo e Provincia · 25 Novembre 2021
Il castello si trova alla sommità del paese di Giuliana ed è una rocca abbastanza ben conservata. Dalle terrazze si gode uno splendido panorama sulle colline, fino al mare.



Il castello di Federico II Il castello ,di epoca Sveva,è formato da una fortezza superiore posta al culmine della rocca, di un corpo di fabbrica semicircolare (ex monastero olivetano sorto nel 1648) posto più in basso che ricalca fedelmente l’andamento dei muri esterni, posti a difesa della fortezza. Il castello fu fatto costruire da Federico II di Svevia in stile gotico e faceva parte di un insieme di fortificazioni dislocati nell’Italia meridionale e in Sicilia. La fortezza federiciana di Giuliana è costituita da due corpi di fabbrica rettangolari che forma un angolo ottuso al cui vertice si trova incastonata la torre a base pentagonale,che costituisce un eccezione tra i castelli svevi di Sicilia,infatti quasi tutti hanno forma di poligonali con torri ai vertici. I muri costruiti a doppia cortina hanno spessore di circa 2 metri e sono costruiti di pietra tagliata con riempimento di pietrame legato da malta.La torre e alta circa 19 metri e formata da due ambienti sovrapposti a forma di un pentagono regolare.



Si accede al castello da un atrio rettangolare con un arco a sesto ribassato,costruito con conci tufacei posti di taglio.Nel muro ovest della torre si trova una caditoia a protezione dell’ingresso. Tutti i vani presentano coperture a volte ogivali formati da conci tufacei posti di taglio; analogamente i vari portali che comunicano i vani interni.Nel muro ovest della torre vi si trovano monofore con sagoma poligonale. Dall’atrio si accede al salone principale che comunica con altri vani,in uno di questi sul pavimento si trova un’apertura (buca della salvezza) che mediante un cunicolo sotterraneo che forse arrivava fino a valle del fiume Malottempo.(Leggenda !??) Si accede alle terrazze mediante una scala di costruzione posticcia ricavata nello spessore del muro di destra dell’atrio.In alcuni vani nello spessore dei muri sono ricavate delle cellette e una riporta una iscrizione graffita di due carcerati datata 1591. Il restauro del castello è stato terminato all’ inizio dell’anno 2006 ,permettendo quindi una fruizione d’ordine sociale e culturale e la destinazione a mostre, convegni e concerti e facendone una tappa senza dubbio fondamentale in un itinerario turistico.



Gioiello d’architettura medievale di epoca Sveva, il castello di Federico II a Giuliana è una fortezza costituita da due corpi di fabbrica rettangolari su cui si erge una torre a base pentagonale di 19 metri circa, che costituisce un’eccezione tra i castelli svevi di Sicilia.
Il castello fu fatto costruire da Federico II di Svevia in stile gotico e faceva parte di un insieme di fortificazioni dislocate nell'Italia meridionale e in Sicilia. Si accede al castello da un atrio rettangolare con un arco a sesto ribassato, che si sviluppa sul lato ovest in una caditoia a protezione dell'ingresso.
Finito di restaurare agli inizi del 2006, il castello si è riaperto alla fruizione sociale e turistica, divenendo location di mostre, esposizioni, convegni e concerti e facendone una tappa fondamentale e suggestiva dell’itinerario turistico della provincia palermitana.



Il castello faceva parte di un insieme di fortificazioni dislocate nell'Italia meridionale e in Sicilia. E’ costituito da una fortezza superiore posta al culmine della rocca e da un corpo di fabbrica semicircolare corrispondente all'ex monastero olivetano posto più in basso. I due elementi formano un angolo ottuso al cui vertice si trova incastonata una torre a base pentagonale. Sul lato sud del castello si trova lo strapiombo roccioso della valle del fiume Malotempo. I muri hanno uno spessore di circa due metri. Da un atrio rettangolare si accede al salone principale che comunica con altri vani tutti caratterizzati da coperture a volte ogivali.
Si accede alle terrazze mediante una scala di costruzione posticcia ricavata nello spessore del muro di destra dell'atrio.

Ancora gli storici e gli archeologi dibattono se a costruirlo sia stato Federico II, lo stupor Mundi, o Federico III di Aragona. Ma sostanzialmente poco importa, dato che comunque il castello è una solida costruzione duecentesca, che ci proietta indietro in una dimensione fuori dal tempo.
Un sogno di mura ad occhi aperti. Probabilmente il nucleo originario venne impiantato dagli Svevi e poi ingrandito e rifinito in periodo aragonese. Il Castello domina, a quasi 800 metri, il piccolo paesino: in qualche modo lo avvolge e lo custodisce.
La forma di questo manufatto è inusuale per i castelli di Sicilia (guarda gli altri castelli e, ancora altri castelli): la fortezza presenta una forma trapezoidale, costituita di due corpi di fabbrica rettangolari che si uniscono in un angolo rafforzato dal torrione alto una ventina di metri. Qualcuno dice che ricorda vagamente un nido di aquila.
L’interno, suddiviso in diverse sale, ci riporta alla Sicilia feudale, calda e ricca allo stesso tempo, lontana da quell’Europa che ci chiedono di amare oggi a forza, ma al centro di quel mare che unisce due mondi e due continenti diversi. Ci riporta alla Sicilia di Federico II e del primo laboratorio della lingua italiana, la scuola poetica siciliana.
A collana, quasi protezione di questo castello, alla metà del Seicento gli olivetani costruirono una struttura semicircolare, tutta in pietra ovviamente, che oggi è rovinosamente abbandonata, ma che fino a non molto tempo fa ospitò i caritatevoli seguaci del beato Giacomo Cusmano.
Danneggiato dal terremoto del 1968, il castello fu lentamente recuperato con lavori iniziati negli anni Novanta e che finirono nel 2006. Oltre alla bellezza del castello, ciò che impressiona e lascia senza fiato è la vista di cui si può godere dalla sua terrazza.
La valle sotto, dalla parte sud del castello, si domina perfettamente dall’alto e per molti chilometri, con una vera e propria vista a volo di uccello.



Mentre guardando a nord, verso Palermo, si vede fino a monte Jato. E tutto questo perché il castello di Giuliana si trova al centro del sistema di fortificazioni e di castelli interni che permetteva di difendere e fare comunicare le strutture fortificate, a vista, da Palermo ad Agrigento.
Ma nonostante tutto, il numero di visitatori che ogni anno lo degnano di una visita è assolutamente risibile. Qualche migliaio potreste pensare voi, e magari pensate che nel Regno Unito, e non solo, castelli ricostruiti quasi totalmente sono diventati meta di centinaia di migliaia di visitatori.



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