Località Balneari in Sicilia: Capo d’Orlando (Messina)

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Località Balneari in Sicilia: Capo d’Orlando (Messina)

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Pubblicato da Sicily Tourist in Messina e Provincia · 27 Maggio 2023
Capo D’Orlando, borgo situato tra Capo Calavà e Cefalù, sorge su un promontorio roccioso bagnato dalle limpide acque del mar Tirreno proprio davanti all’arcipelago delle Isole Eolie. Questa cittadina trae il suo nome da una lontana leggenda che narra come Orlando, diretto in Terrasanta per una crociata, soggiornò in questa città per un periodo. Nota in siciliano come “U Capu”, Capo d’Orlando è nata come piccolo villaggio di pescatori per poi diventare un’importante meta turistica molto ambita grazie alle sue bellissime spiagge e al suo mare dalle acque cristalline.



Ad oggi centro turistico balneare attira turisti grazie alle sue bellissime spiagge e al suo mare cristallino. Capo d’ Orlando si trova posizionato tra Capo Calavà e Cefalù. Si erge su di un promontorio roccioso bagnato dalle limpide acque del mar Tirreno di fronte all’arcipelago delle Isole Eolie. Originariamente frazione di Naso, piccolo borgo nell’entroterra dei monti Nebrodi a 498 m di quota. Il centro storico del paese è un luogo ricco di storia, cultura e tradizioni, con un porticciolo di recente costruzione. Da qui ci si può anche imbarcare per un’escursione alle Isole Eolie. Il nome di Capo d’ Orlando risale all’Alto Medioevo in onore a una presunta sosta del famoso paladino Orlando diretto in Terrasanta per una crociata.



Il lungomare di Capo d’Orlando è ricco di locali, ristoranti e strutture ricettive. Qui durante l’estate si può passeggiare, fare shopping i in piccole boutique e assaggiare ottimi piatti della cucina locale. Graziosi e ottimi ristoranti non avranno difficoltà ad accogliervi con ricchi piatti di pesce.
Il centro storico della città è un luogo ricco di storia e cultura mentre il suo suggestivo porticciolo regala, soprattutto all’orario del tramonto, panorami meravigliosi. Il porto che è di recente costruzione è anche il luogo in cui partono le escursioni giornaliere verso le Eolie e in cui si possono affittare barche per escursioni.

Castello Di Capo D'Orlando:



Il castello sorse su un promontorio roccioso a picco sul mare a presidiare il tratto di litorale tirrenico antistante: era collegato visivamente con i limitrofi castelli ed abitati di Caronia, Acquedolci, Sant''Agata, San Marco d'Alunzio e Pietra di Roma, Militello, Naso, Ficarra, Brolo, Piraino, Gioiosa Guardia, posti sulla costa o sulle alture verso l'interno, oltre che con il circuito delle torri d'avvistamento (tra cui quella del Lauro) e con l'arcipelago delle Eolie; la visibilità, in assenza di foschia, giunge fino a Cefalù. Delle fortificazioni originarie, rimaneggiate in gran parte dopo la fondazione del santuario, oggi è superstite solo una torre di pianta rettangolare. Essa era originariamente articolata su due livelli: un primo, in cui si collocano l'ingresso voltato, un disimpegno parzialmente basato sulla roccia, due celle di pianta rettangolare ed una cisterna ispezionabile mediante un'apertura sulla volta; un secondo, a quota inferiore, con ampio locale scoperto, delimitato da spesse mura perimetrali, cui si accede tramite scala longitudinale a una rampa.

Il Santuario di Maria Santissima:



Anche detto Santuario della Madonna, sorge in cima al promontorio che è simbolo della cittadina, in mezzo al complesso monumentale del Castello. La sua fondazione è legata ai fatti miracolosi del 1598 quando San Cono Navacita, patrono di Naso, in una sua apparizione, lasciò ai fratelli Raffa, guardiani del Castello, il piccolo simulacro della Madonna, del tutto simile a quello della Vergine venerata a Trapani, che teneva in braccio Gesù Bambino. Il simulacro, alto poco più del palmo di una mano, venne condotto a Naso da cui Capo d’Orlando a quel tempo dipendeva dal punto di vista amministrativo, ma violenti anche se innocui terremoti ed altri eventi naturali indussero a ritenere che la Madonnina dovesse tornare lì dove era stata rinvenuta. Una successiva apparizione del frate servì a disegnare in cima al promontorio il perimetro della Chiesa che doveva ospitare il simulacro. Su ordine del Vescovo Monsignor Francesco Velardi della Conca, il Conte Girolamo Joppolo fece erigere il Santuario sulla sommità del monte e il 22 ottobre del 1600, con un nutrito corteo partito da Naso, si consegnò la statuetta alla Chiesa e alla comunità orlandina. Per quel giorno, venne istituita una festa “con mercato e fiera”. La notte dell’11 dicembre 1925, il simulacro di Maria SS. venne trafugato da mani ignote. Inutili si rivelarono le indagini per risalire agli autori del furto: così, per proseguire la devozione, venne fatta realizzare una statuetta in argento, tuttora esposta nel Santuario. All’interno del Santuario si conservano tuttora due dipinti di Gaspare Camarda della Scuola di Antonello da Messina, "l'Adorazione dei pastori" del 1626 e "il Crocefisso fra due monaci oranti" del 1627.

La spiaggia di Capo d’Orlando



si estende lungo la costa nordorientale della Sicilia e conquista ogni visitatore per il suo mare cristallino dal fondale basso. L’esteso litorale di Capo d’Orlando possiede diverse spiagge: l’arenile davanti il centro abitato è una lunga e ampia distesa di sabbia mentre ad est del Capo si trovano tranquille calette e baie incastonate tra alte scogliere e faraglioni. La spiaggia vicino al centro è molto frequentata in estate dalle famiglie con bambini dato che si presenta attrezzata con numerosi stabilimenti balneari e ristoranti, mentre l’acqua del mare è limpida e trasparente con fondali bassi che degradano lentamente.

Il Faro:



ll Faro di Capo d’Orlando, situato ai piedi del monte della Madonna, è il simbolo della città insieme al santuario. Da quando è stato costruito, rappresenta un punto di riferimento per i naviganti nel tratto di costa tra Capo Calavà e Cefalù. La sua costruzione risale ai primi anni del '900. Progettato dai tecnici del Genio Civile ed attivato nel 1904, è formato da una torre a pianta quadrata intonacata di rosso adiacente ad un edificio, anch'esso di pianta quadrata e collocato simmetricamente, sviluppato solo sul piano terra. La lanterna, posta in cima alla torre, è raggiungibile mediante una scala a chiocciola posizionata all’interno della torre rossa. L’esterno della torre, come di tutto l’edificio è ornato da decorazioni architettoniche in calcestruzzo intonacato di bianco che donano alla costruzione un particolare aspetto neogotico.



Nell’’entroterra invece, si trova il Parco dei Nebrodi, ricco di itinerari naturalistici tra faggete secolari, cascate, grotte e panorami meravigliosi. Una zona che sa coniugare uno splendido mare, è una ricca vegetazione montana. Come si usa dire “Mare e Monti”… in Sicilia certo non mancano.



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