Stretto di Messina: Ecco l'Abyss Day

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Stretto di Messina: Ecco l'Abyss Day

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Pubblicato da Sicily Tourist in Messina e Provincia · 15 Aprile 2023
Tra forti correnti e vortici è possibile vedere queste creature spiaggiate in alcuni mesi specifici e soprattutto in determinati luoghi. La Giornata degli Abissi si celebra nel mare dello Stretto (per antonomasia) tra la Sicilia e la Calabria nel giorno del novilunio della metà del mese di Marzo di ogni anno - L' area interessata  è quella tra Cannitello e Punta Pezzo, in quella che viene definita la spiaggia degli abissi, per quanto riguarda la sponda messinese i pesci abissali si possono trovare nella spiaggia tra Ganzirri e Capo Peloro. “È tutta una questione di correnti e non si esclude, tuttavia,  che ci si possa imbattere in questi misteriosi mostriciattoli in altri periodi dell’anno” spiega il dottor Angelo Vazzana, fondatore del Museo di Biologia Marina e Paleontologia di Reggio Calabria e studioso dell’idrodinamismo dello Stretto.



Queste misteriose creature vivono negli abissi più bui e profondi a partire da 200 fino a 1500 metri e risalgono in superficie perché spinti dalla forza della risalita delle acque profonde (“upwelling”) quando soffia il Maestrale sulla costa villese o lo Scirocco sulla costa di  Messina. Ma quali sono i più particolari tra questi mostriciattoli marini? L’esperto Vazzana, che studia da anni il fenomeno e che organizza l’Abyss day con professionisti del settore, ha più volte fotografato gli abitanti degli abissi fornendo caratteristiche dettagliate sul loro aspetto ‘terrificante’: tra le numerose tipologie esistenti abbiamo il pesce ascia d’argento, il pauroso Chauliodus skyllae che sembra un drago marino e che riporta al mito di Skilla menzionato addirittura nell’Odissea, il più raro da trovare è senza dubbio il Batofilo di Gerrimo lucente e nero con denti particolari e ancora la “Bocca spinosa” (Genostoma denudatum) e la splendida e innocua medusa blu “Barchetta di San Pietro o di San Giovanni



Le peculiarità delle correnti dello Stretto, dovute anche alla conformazione dei fondali e della costa e alla forza idrodinamica che si alterna notoriamente ogni sei ore (correnti di “montante” e di “scendente”) influiscono addirittura sul microclima dell’area sud del reggino e della costa ionica con azione mitigante, oltre a regalare nei pressi di Punta Pezzo e di Ganzirri numerosi spettacoli naturali unici al mondo, connessi allo scontro e la sovrapposizione tra le correnti e fortemente connessi alla storia e alla ricca mitologia greca dell’Area dello Stretto.



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