Luoghi nascosti in Sicilia: CHIESA RUPESTRE DI SAN NICOLÒ INFERIORE
Pubblicato da Sicily Tourist in Ragusa e Provincia · 21 Aprile 2024
In mezzo ai tanti monumenti di stile barocco, nella cittadina di Modica (Rg), sopravvivono anche rari esempi di edifici medievali, come la chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore, in via Grimaldi, proprio dietro la maestosa chiesa barocca di San Pietro. Si tratta di una piccola cappella di 45 mq scavata nella roccia calcarea sin dall’XI secolo, contenente affreschi sacri in stile bizantino di differenti periodi, dall’XI al XVI secolo.

È considerata la più antica chiesa di Modica: è composta da un unico ambiente di circa 45 mq. con un’abside rivestita di icone in stile bizantino, dove in posizione centrale troneggia il Cristo Pantocratore. Inoltre, lavori di scavo hanno portato alla luce tombe terragne ancora in gran parte inesplorate. Si tratta senza dubbio di un esempio eloquente e ben conservato di architettura rupestre di origine bizantina, che ha lasciato tracce importanti non solo nella zona iblea, ma in tutta la Sicilia.

La chiesa rupestre di San Nicolò inferiore è situata nella parte bassa della città, nei pressi dell’alveo di un torrente. La sua costruzione risale all’epoca di un quartiere che si era sviluppato all’esterno delle mura della città, in prossimità delle vie di comunicazione che la collegavano con la costa. A causa dei crolli, la sua articolazione è stata danneggiata, così non è più possibile stabilire l’originaria profondità dell’invaso. Si tratta di una chiesa mononave con un ampio emiciclo absidale, un arco trionfale e un dislivello superato da due gradini. La presenza di una iconostasi conferma che si tratta di una chiesa di culto orientale, probabilmente appartenuta a un piccolo nucleo di origine greca che partecipò al processo di cristianizzazione dell’abitato. Nel 1577, a causa della scarsità delle rendite, la chiesetta fu unita alla parrocchia di San Pietro. La fase successiva, dopo il terremoto del 1693, ha visto la costruzione di una nuova chiesa in muratura, conosciuta come San Nicolella, che oggi chiude l’escavazione rupestre.

La Chiesa di San Nicolò Inferiore rappresenta la testimonianza più importante dell’architettura rupestre modicana. Infatti in epoche passate il Val di Noto fu interessato dal fenomeno degli insediamenti rupestri e di conseguenza del culto praticato all’interno delle grotte. Questa piccola chiesetta fu scoperta nel 1987 dallo studioso modicano Duccio Belgiorno in una grotta adibita a locale di sgombero e acquisita nel 1992 dal Centro Studi sulla Contea di Modica.

Composta da un unico ambiente di circa 45 mq. sfoggia un’abside completamente rivestita di icone in stile bizantino, dove in posizione centrale troneggia il Cristo Pantocratore racchiuso in una grande mandorla e contornato da angeli.
Lavori di scavo hanno inoltre portato alla luce, a livello del pavimento, una serie di tombe terragne, ancora in gran parte inesplorate. La chiesetta rupestre rappresenta l’esempio più eloquente e meglio conservato di un’architettura rupestre di origine bizantina che ha lasciato tracce importanti non solo nell’area iblea ma, più diffusamente, in tutta l’isola.
La chiesa di San Nicolò Inferiore, (via Grimaldi 89, ex via Mercato), è stata scavata nel tenero banco calcareo in prossimità dell’alveo di un torrente. Era al servizio di un quartiere di Modica che si era sviluppato all’esterno del circuito delle mura della città ( attuale centro storico della parte bassa della città), in direzione delle vie di comunicazione che la collegavano verso la costa.

Ancora oggi si mostra al visitatore in tutta la sua bellezza. Un ambiente unico di appena 45 mq è impreziosito da una bellissima abside a calotta emisferica, praticamente un semicerchio perfetto, completamente decorata in perfetto stile bizantino. Al centro risalta l’immagine del Cristo Pantocratore, seduto sul trono e circondato da angeli, racchiuso in una grande mandorla decorata con filetto rosso continuo. Probabilmente al centro del vano absidale trovava posto l’altare. Ulteriori lavori di scavo hanno rivelato l’esistenza di tombe a livello del pavimento, ma la maggior parte di esse devono ancora venire alla luce.
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