Borghi Siciliani nel Parco dei Nebrodi: CASTELL'UMBERTO - Messina

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Borghi Siciliani nel Parco dei Nebrodi: CASTELL'UMBERTO - Messina

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Pubblicato da Sicily Tourist in Messina e Provincia · 25 Aprile 2024
Castell’Umberto è situata in Provincia di Messina sui Nebrodi settentrionali, sulla dorsale nord-occidentale del monte Rocca di Poggio, tra le fiumare di Naso e Fitalia. Il Borgo sorge in una zona litoranea collinare, posta a 660 metri sopra il livello del mare.



Il borgo è di quelli che tendono le braccia in segno di amicizia, richiamando quanti desiderano farsi cullare dalla bellezza di un territorio affascinante come il comprensorio dei Monti Nebrodi, ponte fra terra e mare, rete di itinerari avventurosi a 90 km da Messina e 150 da Palermo. Oggi il Borgo si configura come uno dei più fortunati e accoglienti della zona, poiché gode di un centro urbano caratterizzato da un’armoniosa alternanza tra architettura e spazi verdi. Dalla piazza centrale, sulla quale si affacciano la chiesa matrice e il municipio, si dirama a zona nuova del paese, arricchita da un parco comunale provvisto di piscina e campi sportivi. Un altro elemento di attrattiva è il panorama che si gode dal paese, in particolare dalla collinetta della chiesa di Santa Croce, per via della sua posizione privilegiata.



Castell'Umberto si chiamava originariamente "Castanea" che secondo alcune fonti deriverebbe da "Castrum Aenea" e che sarebbe stato fondato in onore dell'eroe troiano da una delle tante colonie rifugiatesi in Sicilia dopo la distruzione di Troia. L'antica Castanìa comprendeva anche il territorio circostante all'attuale Castell'Umberto, inclusi parte di Tortorici e San Salvatore di Fitalia. Grazie alla sua posizione strategica, nel periodo bizatino, Castanìa fu una delle più importanti roccaforti contro le invasioni saracene. Allo scopo, fu infatti costruita la famosa torre che, successivamente, divenne castello e dimora abituale dei nobili Sollima.



La storia del luogo, come già accennato, si intreccia e si fonde con quelle dei diversi paesi limitrofi già raccontati (Naso, San Salvatore di Fitalia, Capo d'Orlando, Alcara Li Fusi e Floresta). Diverse sono le popolazioni che hanno dominato la zona nel corso dei secoli e altrettanto numerose sono le trasformazioni che ognuna di esse ha generato. Dopo la fine delle invasioni saracene, nel XVI secolo l'intero territorio venne assegnato alla famiglia Sollima. Quest'ultima si stablì proprio in nella torre bizantina, ristrutturata e trasformata in castello.  In quegli anni, l'edificio divenne centro della vita mondana del paese. Nel 1671 il feudo e il castello passarono alla famiglia Galletti fino al XIX secolo, quando numerose alluvioni costrinsero i cittadini ad abbandonare le loro abitazioni. Impossibilitati a vivere nell'antico centro, la popolazione si trasferì più a valle, rimanendovi per decenni.  All'inizio del XX secolo venne ricostruito l'intero centro del paese Iniziarono quindi i lavori per la costruzione del nuovo centro, in onore del principe ereditario Umberto I, dal quale prese il nome.



Tra i luoghi da ammirare c’è la Chiesa madre Maria SS. Assunta, finita di costruire nei primi del ‘900. Essa conserva al suo interno due statue di Antonio Gagini (1526-1532), nonché antichi quadri quali “Il martirio di San Bartolomeo”, un dipinto raffigurante l’antica patrona e paesana del paese, Santa Marina Pandarita e l’insigne simulacro dell’ attuale patrono San Vincenzo Ferreri. Quindi la “Chiesa Maria S.S. Annunziata” della c.da di Sfaranda ed il Castello Normanno dei Sollima, di cui rimangono il maschio e parte delle mura, che sovrasta il centro storico del paese. Poi la cinquecentesca Chiesa di S. Francesco, un tempo archivio dei monaci francescani, nota per i suoi affreschi e il suo antico organo d’oro; l’antica chiesa di Santa Barbara, in pieno centro storico, che si distingue per il campanile a mosaico policromatico; il convento domenicano dedicato a San Vincenzo Ferreri, patrono del paese, costruito intorno alla fine del ‘400 e attiguo alla chiesa di Santa Barbara; il santuario di Santa Croce, la Chiesa di San Giorgio. A Castell’Umberto è celebre la lavorazione della pietra castenese da parte degli scalpellini locali. I prodotti tipici dell’agricoltura sono le olive, le nocciole dei Nebrodi, i cereali, gli agrumi e l’uva.

COME ARRIVARE
TRENO: Stazione ferroviaria di Capo d’Orlando. Proseguire sulla S.S. n°116 in direzione di  Castell’Umberto (Km 20).
IN AUTO:  A20 Messina-Palermo uscita Brolo – proseguire sulla S.S. n°113 in direzione Palermo, al bivio di Sinagra seguire indicazioni per Castell’Umberto.
IN AUTO: A20 Palermo-Messina uscita Rocca di Caprileone – proseguire sulla statale n°113 in direzione Messina, al bivio di Capo D’Orlando prendere la strada statale n°116  a Km 20 Castell’Umberto.
IN AEREO: Aeroporto di Catania (Km 105).
IN AUTOBUS: Collegamenti giornalieri con Messina, Catania, Capo d’Orlando.

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